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Peleggi (Adm): "Razionalizzazione apparecchi grazie ad attuazione delega fiscale”

11 giugno 2014 - 15:43

Roma - Manca una programmazione industriale e territoriale. L’offerta non controllata ha portato a una diffusione del gioco che molti ritengono eccessiva, c’è una macchinetta ogni 100 abitanti. La delega presentata risponde a questo problema in quanto contiene tentativo di ridurre presenza apparecchi sul territorio. Lo ha ricordato Giuseppe Peleggi, direttore Agenzia Dogane e Monopoli, nel corso del convegno romano di Unigioco.

Scritto da Ac
Peleggi (Adm): "Razionalizzazione apparecchi grazie ad attuazione delega fiscale”

"Il proibizionismo funziona? - ha aggiunto  - Se esiste un processo culturale in atto forse sì, ma non è facile se non esiste questo tipo di atteggiamento culturale. Chiudere il gioco, al di là dell’aspetto morale, non è soluzione. Esiste un fenomeno sociale e la parte più negativa di questa situazione è stata scaricata sui sindaci, ma sull’argomento non c’è stata programmazione territoriale". Con la Delega Fiscale, ha spiegato Peleggi, "chiediamo che lo Stato decida le regole, dia concessioni e autorizzazioni, ma deve avere un momento di condivisione economica come indennizzo del danno sociale prodotto. Non è sostenibile che divieti locali si sovrappongano a livello territoriale così che non si possa più giocare con le regole dello Stato. Il settore - ha concluso -  non va considerato a sé stante: la scomparsa del settore legale porta all’espansione del gioco illecito. Il gioco non scomparirà se un sindaco deciderà di vietarlo. Lo Stato deve porre attenzione maggiore su questo settore, e non colpevolizzarlo, fermo restando che abbiamo oltre 4 miliardi di gettito erariale solo dagli apparecchi".

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