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Accorpamento Dogane e Monopoli: Zanetti "Garantire risparmio e efficienza"

03 luglio 2014 - 08:06

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli “ha regolarmente monitorato lo stato dell’organizzazione dopo l’incorporazione dell’ex Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato al fine di verificare la ‘tenuta’ dei processi di razionalizzazione in atto e l’entità delle economie realizzate e realizzabili. Sullo stato della incorporazione l’Agenzia si impegna a riferire più compiutamente al Ministro dell’economia e delle finanze, anche tenuto conto di quanto previsto dall’articolo 9, comma 1, lettera h) della legge 11 marzo 2014, n. 23, legge di delegazione fiscale, in base al quale si dovrà « alla revisione della disciplina dell’organizzazione delle agenzie fiscali, in funzione delle esigenze di contenimento della spesa pubblica e di potenziamento dell’efficienza dell’azione amministrativa, nonché ai fini di una più razionale ripartizione delle funzioni tra le diverse agenzie» in modo da perseguire il rafforzamento dei controlli fiscali. Le azioni di razionalizzazione sin qui condotte nell’ambito della prima fase del processo di incorporazione (riguardanti in prevalenza le attività di supporto e la logistica ma realizzate anche in settori elettivi di attività) sono state studiate per garantire durevoli effetti di risparmio ed efficienza, senza peraltro pregiudicare la possibilità che i due enti originari possano tornare a separarsi”.

Scritto da Sm
Accorpamento Dogane e Monopoli: Zanetti "Garantire risparmio e efficienza"

È la risposta del sottosegretario Enrico Zanetti in Commissione Finanze alla Camera, a un’interrogazione a risposta immediata presentata dalla deputata Azzurra Pia Maria Cancelleri (M5S) in merito alle ‘Economie di scala derivanti dall’incorporazione dell’Amministrazioneautonoma dei monopoli di Stato nell’Agenzia delle dogane e dell’Agenzia del territorio nell’Agenzia delle entrate’.

 

 

“Va, incidentalmente, precisato che alcuni risparmi sono riconducibili non già all’incorporazione ma al taglio delle dotazioni organiche previsto autonomamente per le due amministrazioni e incidente, in particolare, nel caso dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sul numero delle posizioni di vortice. La soppressione di cinque posizioni dirigenziali di livello generale comporta a regime un risparmio di circa 1,3 milioni di euro annui. All’indomani dell’incorporazione è stato messo a punto un primo piano di razionalizzazione logistica, allo scopo di conseguire una contrazione della spesa per gli oneri di locazione passiva, mantenendo invariato il livello di servizio nei confronti degli operatori e rispettando i parametri imposti dal novellato articolo 2, comma 222-bis della legge n. 191 del 2009 (20-25 mq per addetto). Il risparmio conseguibile, derivante dai canoni di affitto che a regime non verranno più corrisposti e dai minori costi di gestione è stimato in circa 1 milione di euro annui. Medio tempore, sono programmabili ulteriori interventi di razionalizzazione logistica (in dipendenza anche da ulteriori modificazioni organizzative) che riguardano circa 60 uffici, e che potrebbero consentire un risparmio stimato in circa 3 milioni di euro. Sul versante delle attività istituzionali dell’Area Monopoli, è in corso di definizione il piano di riorganizzazione degli uffici sull’intero territorio nazionale. Questo specifico piano condizionerà ovviamente anche il processo di razionalizzazione e della logistica che coinvolgerà gli uffici di entrambi gli enti originari. In coerenza con la revisione organizzativa è già stato rivisto il piano dei controlli affidati ad altri enti con un risparmio stimato nella prima fase sperimentale di circa 3 milioni di euro. Un’attenta opera di revisione di tutte le commissioni di controllo e certificazione sugli esiti dei giochi, il re inquadramento giuridico di queste attività, l’esclusione dei direttori di vertice dalle Commissioni, nonché l’applicazione a queste fattispecie degli istituti contrattuali del comparto agenzie fiscali, consentiranno a regime un risparmio di circa il 20 per cento su una

spesa di circa 350.00 euro annui. Il nuovo regime entrerà in vigore dal 1° agosto 2014. Infine, è opportuno ricordare come l’operazione di incorporazione abbia comportato un trasferimento di funzioni e di risorse umane dall’Ente incorporato all’Ente incorporante, con mantenimento, da parte del personale trasferito, dello stesso trattamento economico fondamentale e accessorio, limitatamente alle voci fisse e continuative, corrisposto al momento dell’inquadramento nel ruolo dell’Ente incorporante. Ne è conseguita la previsione di più sezioni del ruolo – introdotta dal decreto ministeriale dell’8 novembre 2012 su proposta dell’Agenzia – per consolidare l’impostazione normativa e consentire, al contempo, di ipotizzare un passaggio parziale di personale da una sezione all’altra al fine di accompagnare il processo di razionalizzazione organizzativa, senza toccare,

almeno nel breve periodo, l’integrità operativa delle due principali aree di attività. L’Agenzia ha avanzato una proposta normativa circa la possibilità di legittimare la mobilità interna di parte del personale dell’Area monopoli all’Area dogane. La proposta è stata approvata da un ramo del Parlamento ma poi abbandonata. Tale proposta, nel caso di consolidamento del processo di integrazione, conserva la sua attualità – rispetto a ipotesi di « parificazione » generalizzata dei trattamenti economici, ovvero di mero rinvio agli esiti del contenzioso – se commisurata all’esigenza di favorire processi di razionalizzazione organizzativa e cogliere, quindi, appieno i vantaggi dell’operazione di incorporazione. Per il momento, secondo quanto disposto dal legislatore fino al completamento del processo di riorganizzazione, le attività proprie dell’ente incorporato, ossia facenti capo all’Area monopoli o all’ex Agenzia per lo Sviluppo del Settore Ippico (Assi) continuano a essere svolte dai relativi uffici e dal relativo personale, che continua a percepire lo stesso trattamento economico già in godimento presso l’ex l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (ovvero presso l’ex Assi). Tuttavia, una norma capace di garantire maggiore flessibilità nell’utilizzo del personale favorirebbe il concretizzarsi di tutti i risparmi già associabili all’integrazione delle strutture e delle funzioni. Per esempio, la concentrazione di tutte le funzioni di supporto (personale, amministrazione e finanza, pianificazione e controllo di gestione, affari legali), avviata nel corso del 2013 e destinata a completarsi nel corso del 2014, consentirà, sulla base di alcune ipotesi, un risparmio di risorse umane compreso tra le 200 e le 250 unità (ovvero circa 10 milioni di euro). Allo stato, queste unità vengono reimpiegate nell’Area monopoli, ossia nel settore di attività che meno necessita di potenziamento, considerato che l’ex Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato è stata destinataria, nel recente passato, di un cospicuo innesto di personale (proveniente da altre amministrazioni). Di converso, il libero reimpiego di queste risorse consentirebbe di valorizzarne l’apporto nei settori che necessitano di un rafforzamento. Infine, sempre con riguardo alle attività istituzionali, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ritiene opportuno menzionare i positivi effetti associabili nel tempo al trasferimento delle metodologie di analisi e di controllo finalizzate al contrasto delle frodi già ampiamente sperimentate nel settore dogane. A parere dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, anche questi effetti di positiva contaminazione sono destinati a durare indipendentemente dalla sorte congiunta o disgiunta delle attuali due aree di attività.

Tutto ciò premesso, nel ritenere già significative queste prime indicazioni fornite dalle competenti amministrazioni nei ristretti tempi concessi per la predisposizione della presente risposta, si conviene senz’altro circa l’opportunità di una più approfondita valutazione della natura e dimensione delle economie di scala e delle sinergie operative determinate, sia in chiave storica che prospettica, dalle operazioni di accorpamento oggetto della presente interrogazione, al fine di confermare con adeguato livello argomentativo la positività del trade off tra l’opportunità di tale scelta e quella di mantenere distinte le funzioni di attribuzione del valore e della rendita catastale dei fabbricati da quelle di accertamento e liquidazione dei tributi immobiliari basati su tali valori. Considerato che, come emerge dalla risposta, l’orizzonte temporale per il completamento dei processi di integrazione degli accorpamenti in questione è stato individuato nel 31 dicembre 2015, si ritiene che questo approfondimento di verifica consuntiva e prospettica possa essere più opportunamente sviluppato nel corso del 2015”.

 

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