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Umbria, Monacelli agli operatori: "Nessun proibizionismo, ma regolamentazione gioco lecito"

10 luglio 2014 - 13:51

“La proposta di legge sul contrasto e la prevenzione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico mira a regolamentare l'accesso al gioco lecito e non certo a proibirlo”. Lo sottolinea in una nota il capogruppo Udc all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Sandra Monacelli, replicando alle considerazioni del vicepresidente dell'associazione nazionale dei gestori di apparecchi per il gioco lecito, Sapar, Luca Patoia.

Scritto da Redazione
Umbria, Monacelli agli operatori: "Nessun proibizionismo, ma regolamentazione gioco lecito"

Il consigliere regionale contesta dunque quanto affermato da Patoia, ossia “che il progetto di legge in questione, una volta approvato, produrrebbe sul territorio un dilagare di gioco illegale difficilmente controllabile dalle forze dell'ordine e dai Monopoli. Il disegno di legge – spiega Monacelli - nasce dall'esigenza di arginare e contrastare un problema che ha assunto nostro malgrado proporzioni inimmaginabili. E disciplina il rispetto delle distanze delle sale giochi da determinati luoghi come scuole e presidi socio-sanitari, vieta ogni forma di pubblicità e la partecipazione ai giochi d'azzardo dei minorenni, introduce obblighi informativi a carico dei gestori e la formazione per il personale e prevede lo stanziamento di contributi per progetti che favoriscano il reinserimento sociale di persone con patologie legate al gioco”.

Il capogruppo Udc ricorda che “in Umbria dobbiamo parlare di una vera e propria emergenza sociale legata a doppio filo alla dipendenza da gioco d'azzardo patologico. Solo nella nostra regione infatti, vengono spesi in giocate circa due milioni di euro al giorno, cifre che fanno rabbrividire considerando la difficile e per alcuni versi drammatica situazione in cui versa l'economia del nostro Paese. Il gioco compulsivo è una piaga sociale e sanitaria diffusa attualmente in maniera trasversale per ceto sociale e per età, il numero di persone con problemi di ludopatia in cura presso i servizi sociali della nostra regione è in continuo aumento. Alle testimonianze riportate dal vicepresidente Patoia sul dilagare del gioco illegale in quei territori dove sono state introdotte leggi specifiche contro il gioco legale – conclude - rispondo con le centinaia, migliaia di testimonianze di persone ridotte sul lastrico e distrutte nei rapporti familiari e sociali dalla dipendenza patologica da gioco d'azzardo. Dovere del legislatore è in primis quello di tutelare il cittadino attraverso provvedimenti seri e coraggiosi. Credo che la proposta di legge sul contrasto e la prevenzione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico ne sia un esempio, mentre le difese d'ufficio aprioristiche lasciano il tempo che trovano”.

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