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Regione Piemonte, Chiamparino e Saitta: “Aumento Irap, operatori non saranno penalizzati”

02 settembre 2014 - 08:09

Vogliamo incontrare tutte le categorie interessate: non intendiamo penalizzare alcuna categoria economica, ma la nostra priorità è educare la popolazione piemontese ad un approccio moderato e controllato al gioco d'azzardo. Con queste parole il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino e l’assessore alla Salute, Antonio Saitta, commentano a Gioconews.it le penalizzazioni e le agevolazioni Irap per gli operatori del gioco, annunciate qualche giorno fa e che saranno operative dal 1° gennaio

Scritto da Fm
Regione Piemonte, Chiamparino e Saitta: “Aumento Irap, operatori non saranno penalizzati”

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ATTUARE QUANTO PREVISTO - "Le norme riferite alla prevenzione del gioco d'azzardo patologico in Piemonte - ricordano il presidente e l'assessore - sono contenute in un articolo, il n,7, interamente dedicato a questa tema all'interno della legge finanziaria della Regione Piemonte, la n.1 del febbraio 2014 approvata quindi nel corso delle precedente legislatura regionale. A noi tocca ora dare attuazione a quanto previsto; nello specifico si sarebbe dovuto entro il 30 giugno (ma la legislatura regionale si è interrotta prima, quindi i tempi sono leggermente slittati) portare all'esame del Consiglio regionale un piano triennale per la prevenzione del GAP. Inoltre la normativa prevede che dal 1 gennaio 2015 scattino penalizzazioni oppure agevolazioni sull'Irap per i gestori che manterranno in esercizio oppure dismetteranno le macchinette per il gioco d'azzardo".

 

PIANO TRIENNALE IN FASE DI STESURA - Gli interventi previsti saranno contenuti nel piano triennale per la prevenzione del gioco patologico, "che è in fase di stesura e che vogliamo ancora esaminare con le numerose categorie interessate. Il nostro obiettivo è intervenire per impedire a migliaia di piemontesi, uomini e donne, giovani e pensionati, di cadere in forme patologiche di dipendenza, quindi di rovinarsi la vita e nel contempo di gravare sul sistema sanitario pubblico che già ora assiste un numero elevato di casi. Ricordiamo che in ognuna delle Asl del Piemonte funzionano sportelli di assistenza psicologica, ci sono centinaia di medici, psicologi, infermieri dedicati a questo".

 

INCONTRI CON GLI OPERATORI - Sono previsti incontri con gli operatori del settore, come già fatto prima della stesura della legge tutt'ora vigente in materia di contrasto al Gap. "Vogliamo incontrare tutte le categorie interessate", assicurano Chiamparino e Saitta. "Non intendiamo penalizzare alcuna categoria economica, ma la nostra priorità è educare la popolazione piemontese ad un approccio moderato e controllato al gioco d'azzardo. Lo Stato introita molto da questa forma di intrattenimento e la singola Regione non ha particolari strumenti di intervento: abbiamo però la possibilità di diffondere la cultura della legalità, di sensibilizzare contro i rischi della dipendenza patologica, di informare sulle conseguenze del gioco compulsivo".

 

RITORNO DEL GIOCO ILLEGALE? - L'ultima battuta è sul rischio che i provvedimenti restrittivi emanati a livello locale possano favorire un ritorno del gioco illegale. "Come è facilmente comprensibile, l'ultimo dei nostri desideri è favorire l'eventualità del ritorno al gioco illegale. La diffusione massiccia nelle nostre città di punti ove si gioca ci fa dubitare che si possa incorrere in questo rischio solo applicando un aumento o una diminuzione dell'Irap. Ribadiamo la volontà della nostra Amministrazione, nel dare attuazione ad una legge regionale di recente approvazione, di lanciare un segnale chiaro sul fatto che il gioco compulsivo comporta conseguenza drammatiche su giovani ed anziani, che i dati dei pazienti conclamati seguiti per dipendenza patologica in Piemonte sono purtroppo in aumento. Non possiamo fingere indifferenza, così come non potremo fare miracoli per far calare una certe 'febbre' del gioco, che aumenta peraltro nei tempi di crisi economica. Possiamo far sentire l'importanza della prevenzione e dell'educazione e questo aspetto per una pubblica amministrazione è un compito prioritario".

 

 

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