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Relazione annuale al Parlamento 2014: l'8% degli studenti ha un approccio problematico al gioco

16 settembre 2014 - 07:31

Nella Relazione annuale al Parlamento 2014 del Dipartimento Politiche Antidroga, come annunciato ieri ci si focalizza anche sul gioco patologico. In Italia il fenomeno del gioco d’azzardo è in continua crescita e in questi anni sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti, come osservabile dall’andamento delle statistiche dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ex Aams) relative alla quantità di denaro giocato. In parallelo si stanno anche rafforzando le evidenze scientifiche che portano a connotare quanto la pratica del gioco d’azzardo può esitare in sviluppo di forme di vera e propria dipendenza (gioco d’azzardo patologico) o comportamenti a rischio (gioco d’azzardo problematico), si legge nel documento.

Scritto da Sm
Relazione annuale al Parlamento 2014: l'8% degli studenti ha un approccio problematico al gioco

La problematica emergente "ha suscitato molte e diversificate reazioni sia in ambito politico sia sociale e destato grande interesse in molti gruppi e settori della sanità non ultimo per le problematiche secondarie correlate e le negative conseguenze economico-finanziarie che sono state rilevate su vari gruppi famigliari coinvolti i questo problema. Spesso infatti si è visto cha associato al gioco d’azzardo patologico vi sono fenomeni di usura e di comportamenti illegali
che impoveriscono e mettono questi malati e le loro famiglie in condizioni molto problematiche e di povertà. Ad oggi tuttavia non esistono studi e dati epidemiologici accreditati in grado di quantificare correttamente il problema, sia nella dimensione che nella diffusione ed eventuali trend di evoluzione. Il Dpa a questo proposito ha provveduto a studiare e realizzare un flusso di dati aggregati, che permetterà di poter stimare meglio questa realtà complessa che mostra già segnali evidenti di un fenomeno socio-sanitario rilevante e non trascurabile o minimizzabile", aggiunge la relazione.

 

Nell’ambito dello studio Sps, la prevalenza del gioco d’azzardo patologico è stata stimata tramite la somministrazione della versione italiana validata del questionario South Oaks Gambling Screen – Revised for Adolescents (Sogsra). Tale strumento consente di individuare i giocatori d’azzardo sociali (considerano il gioco come una buona occasione per socializzare e condivide con altri divertimento, fantasie e aspettative non sproporzionate, tenendo distinti i comportamenti di rischio dai valori della vita), i giocatori d’azzardo problematici (pur non essendo ancora arrivati alla vera e propria patologia, hanno già cominciato a separarsi da un atteggiamento prudente nei confronti del gioco) ed i giocatori d’azzardo problematici (hanno sostituito alla dimensione magica e ludica una dimensione di dipendenza dove i pensieri, le priorità e i valori confluiscono e si fondono nella ripetizione compulsiva della giocata).

Utilizzando tale scala di misura, è stato possibile identificare all’interno della popolazione scolastica di 15-19 anni, una quota di giocatori sociali pari al 6,0% degli intervistati, una quota di giocatori problematici (4,2%) ed una quota di giocatori patologici (3,7%). Si stima, quindi, che circa l’8% degli studenti 15- 19enni abbia un approccio problematico o addirittura patologico al gioco d’azzardo. Osservando tale fenomeno nel biennio 2013-2014, si riscontra una tendenza alla contrazione dei casi di studenti problematici e patologici rispetto al comportamento del gioco d’azzardo. Un’interessante associazione è stata trovata tra le tipologie di giocatori e il consumo di sostanze stupefacenti dichiarato dalla popolazione giovanile (15-19 anni). Si osserva una significativa correlazione tra le due condizioni, che conferma quanto rilevato nell’edizione precedente dello studio. La relazione, tra la frequenza della pratica del gioco d’azzardo ed il consumo di sostanze stupefacenti, è stata osservata anche nella popolazione generale in età 18-64 anni, mediante lo studio Gps condotto nel 2012.

SOGGETTI IN TRATTAMENTO PER GIOCO PATOLOGICO (GAMBLING) - Attraverso la rilevazione Gap-Dpa è stato chiesto alle Regioni/PP.AA. di trasmettere dati riepilogativi sui soggetti affetti da gambling patologico e sottoposti a trattamento presso le proprie strutture di cura. Emilia Romagna, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta non hanno trasmesso i dati in quanto la trasmissione di tale flusso non era obbligatoria o per l’assenza di un sistema di rilevazione specifico. Le rilevazioni disponibili danno informazioni indicative sull’entità di un fenomeno emergente e probabilmente in fase di evoluzione.  I soggetti sottoposti a trattamento per gioco patologico nel corso del 2013 sono stati 6.804 (83,2% maschi). Lombardia e Veneto sono le regioni con il maggior numero di soggetti trattati.

 

 

 

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