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Friuli, Sgi partecipa al tavolo tecnico regionale sul Gap: "Emarginare l'illegalità"

23 settembre 2014 - 10:56

Presso la sede della Direzione Centrale salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia, è stata indetta, per stamane, la riunione del tavolo tecnico allestito dalla Regione Friuli Venezia Giulia per istruire i provvedimenti attuativi  della legge regionale sul Gap del 14 febbraio 2014.

Scritto da Redazione GiocoNews
Friuli, Sgi partecipa al tavolo tecnico regionale sul Gap: "Emarginare l'illegalità"

 

 

Come noto, la citata legge non contiene ancora la espressa quantificazione del 'distanziometro', a mezzo del quale vietare – da un lato – l’installazione di nuovi apparecchi per il gioco lecito, e – dall’altro lato – programmare la dismissione degli attuali congegni operanti sul territorio friulano (la cui autorizzazione scadrà dopo cinque anni dalla promulgazione della legge regionale).

 

I RUOLI DEL GIOCO LECITO - Sistema Gioco Italia, chiamata a partecipare al suddetto tavolo, dovrà descrivere i molteplici ruoli che sono assegnati al gioco lecito, prima tra tutti quello di emarginare l’illegalità e fornire all’utenza le cautele che solo gli operatori autorizzati possono introdurre nei rispettivi punti vendita.

 

FRANZOSO: "INCONTRO POSITIVO" - Secondo l’avvocato Michele Franzoso del centro studi As.Tro, presente all'incontro per Sgi, "è già positivo che l’organismo istruttorio della Regione abbia acquisito elementi 'tecnici' di giudizio che prima non possedeva, alla luce dei quali certe approssimazioni normative, dettate da una politica di emulazione rispetto altre realtà territoriali, potrebbero apparire oggi meno meritevoli di adozione rispetto a quello che si poteva pensare qualche tempo fa. L'esperienza ci ha consegnato le realtà attuali dell'Alto Adige e della Liguria, 'ideatori' del distanziometro e oggi alle prese con una presenza preoccupante di offerte di gioco illegali e clandestine ci sta consegnando la realtà della Lombardia, dove il distanziometro così fortemente voluto per combattere (e non regolamentare) gli apparecchi leciti rischia di rivelarsi irrilevante ai fini sanitari per i quali era stato presentato al pubblico; ci consegna la realtà dell'Emilia Romagna, dove nessun distanziometro è stato disposto dalla legge regionale ed il gioco lecito può operare senza creare nessun tipo di allarme sanitario di tipo epidemiologico. L'auspicio è che il prosieguo dei lavori tecnici possa sortire la piena comprensione dei complessi profili che caratterizzano il gioco lecito, individuando, di volta in volta, la soluzione di maggiore equilibrio possibile".

 

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