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Umbria, Dottorini (Idv): "Bene approvazione progetto di legge per il contrasto al Gap"

30 settembre 2014 - 13:56

“Questa è una buona notizia per chi crede che quella della ludopatia sia un emergenza sociale che merita urgenti e concreti interventi da parte delle istituzioni. A fronte di uno Stato che lucra sulle debolezze delle persone più fragili, quello che è stato approvato è un buon testo, che prevede misure importanti per la prevenzione del fenomeno e interventi economici finalizzate al suo contrasto”. Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Idv), firmatario di una delle proposte di legge per il contrasto al Gap, commenta il voto favorevole da parte della Terza Commissione al testo di legge sulle 'Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d'azzardo patologico'.

Scritto da Redazione GiocoNews
Umbria, Dottorini (Idv): "Bene approvazione progetto di legge per il contrasto al Gap"

 

“Il gioco d'azzardo – spiega il consigliere regionale, che nella nota fa riferimento anche al suo ruolo di 'presidente di Umbria Migliore' - si sta trasformando in una vera emergenza sociale. Per questo è urgente intervenire con tutti gli strumenti a nostra disposizione per promuovere iniziative di contrasto, prevenzione e riduzione del rischio di dipendenza rispetto a un fenomeno che anche in Umbria appare in dilagante ascesa. Non possiamo più assistere inermi a una pratica che apre le porte alla criminalità organizzata e trascina molte persone in un circolo vizioso con gravi conseguenze personali, familiari e sociali. L'Italia è uno dei tre paesi al mondo dove si gioca di più e la nostra regione, con i suoi 2 milioni di euro spesi al giorno negli oltre 4mila apparecchi installati, non è esente dal fenomeno. Anzi, il gioco d'azzardo negli ultimi anni, spinto anche dal vento della crisi economica, ha avuto un incremento davvero preoccupante ed è giunto il momento che la politica si faccia carico delle conseguenze”.

TUTELA DELLA SALUTE E SGRAVI FISCALI - “Questa proposta di legge - prosegue Oliviero Dottorini - è un esempio di come coniugare l'aspetto socio-sanitario con misure concrete a livello economico. Prevedendo, infatti, da una parte strumenti incentivanti per chi non dispone di slot-machine nel proprio locale e dall'altra misure sanzionatorie per le sale da gioco che si trovano nelle zone limitrofe ai centri di aggregazione giovanili, si attua una concreta forma di supplenza nei confronti di uno Stato che ha preferito limitarsi ad incassare i miliardi di euro che ogni anno derivano dal mercato del gioco d'azzardo senza avere alcuna considerazione dei risvolti sociali, sanitari e culturali di questo triste fenomeno”. “Riteniamo importante – conclude Dottorini - il divieto di disporre di slot-machine per i locali che si trovano a meno di 500 metri da scuole, centri giovanili e strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito socio-sanitario. Per i locali pubblici che rinunciano alla istallazione di apparecchi da gioco è prevista inoltre la creazione di un marchio etico 'slot-free' e agevolazioni fiscali sulla quota Irap regionale.
Per quanto riguarda la prevenzione sarà attivato un numero verde regionale per fornire un primo servizio di ascolto, assistenza e consulenza e la Regione si impegna a promuovere la creazione di gruppi di auto-aiuto per le persone affette da ludopatia e i loro familiari”.


BRUTTI (COMM. INCHIESTA CONTRO CRIMINALITA') - Alla soddisfazione del consigliere Idv si affianca quella di Paolo Brutti, presidente della Commissione d'inchiesta contro la criminalità organizzata e le dipendenze.  “Con la proposta di legge sul giocod'azzardo la Regione Umbria ha fatto quanto le era possibile, accogliendo in larga parte le sollecitazioni avanzate dalla società civile e da Libera in particolare. Ora spetta allo Stato fornire strumenti efficaci per contrastare con la massima severità questa piaga, che ha effetti devastanti su tutti i fronti, da quello sanitario a quello economico, legale e sociale”.
“Esprimo soddisfazione – prosegue Brutti - per la conclusione di un percorso non facile, partito anni fa e costretto a un riallineamento di fronte alla rapida degenerazione del fenomeno. Ora è necessario che le indicazioni presenti nel testo di legge, prima fra tutte l'introduzione obbligatoria della tessera sanitaria nelle slot machine, siano approvate e messe in pratica con determinazione, punendo con il massimo della pena qualsiasi violazione. Occorre ricordare che ai tre milioni di euro spesi al giorno in Umbria, certificati dai Monopoli, ne vanno aggiunti quasi il doppio derivanti dal gioco on line, da quello clandestino e dalle scommesse. Moltiplicando il tutto per trecento giorni l'anno si può comprendere su quale patrimonio le mafie affondino le mani, intercettando e riciclando a man bassa. Considerando poi che l'Umbria costituisce un'ottantesima parte della popolazione italiana, si può capire ancora meglio di cosa stiamo parlando”.

 

 MONACELLI  (UDC) - “Il testo approvato – spiega la capogruppo regionale dell'Udc, Sandra Monacelli - è frutto di tre diverse proposte, rispetto alle quali il mio fu il primo testo ad essere presentato, sollevando attenzione sul fenomeno della ludopatia e sottolineando la serietà del problema. Una questione che necessita di misure urgenti che, nell'ambito delle competenze regionali, mirano in modo coordinato e sinergico a prevenire e contrastare una piaga sociale che affligge migliaia di famiglie umbre, soprattutto in un periodo storico in cui sono duramente provate dagli effetti della crisi economica”.
“Tuttavia – conclude Sandra Monacelli - ritengo che l'adozione di un testo normativo non costituisca di per sé la risoluzione definitiva del problema. Si tratta piuttosto di un punto di partenza da cui muovere per attivare un'opera costante di monitoraggio del fenomeno ed un'azione educativa indirizzata soprattutto alle generazioni più giovani e che funga da monito sulle pericolose conseguenze di questa pratica”.

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