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Il trattato tedesco sul gioco sotto il fuoco delle interrogazioni degli eurodeputati

24 novembre 2014 - 12:32

La regolamentazione tedesca del gioco è sotto osservazione a Strasburgo e Bruxelles. Sono infatti ben due le interrogazioni presentate alla Commissione Europea da due eurodeputati. Nella prima, a firma dell’europarlamentare tedesco Knut Fleckenstein (S&D), si chiede come la Ce “intenda assicurare che l’emendato Gambling Treaty venga continuamente valutato come annunciato».

Scritto da Gt
Il trattato tedesco sul gioco sotto il fuoco delle interrogazioni degli eurodeputati

L’europarlamentare vuole sapere anche quando "la Commissione presenterà la relazione sui progressi compiuti dall’Europa nell’ambito del gioco d’azzardo online" e "come intende assicurare che l’esperienza e gli interessi dei fornitori di servizi privati siano presi in considerazione". Infine, dal momento che il «nuovo presidente della Commissione ha ripetutamente affermato che Internet e l’economia digitale sarà un nuovo settore chiave per il lavoro della Commissione, ha chiesto se sarà posta "maggiore enfasi sulle opportunità e le possibilità offerte dai servizi online per le lotterie di stato, senza tuttavia perdere di vista la necessità di proteggere i consumatori e dei bambini".

 

Anche lo svedese Christofer Fjellner (Ppe) focalizza la sua attenzione sulla Germania e in particolare sul cosiddetto Gentlemen’s Agreement giunto al termine lo scorso 1° luglio. “In base all’accordo, alla Germania è stato concesso un periodo di due anni per produrre una relazione sulla congruità del Trattato interstatale sul gioco d’azzardo ed è stato chiesto allo Stato di dimostrare che gli effetti della legge sono vantaggiosi per gli obiettivi che si propone, in particolare la protezione dei giovani e la canalizzazione dei giocatori nel mercato regolamentato”, si legge nella premessa. L’eurodeputato chiede dunque “quali passi la Commissione ha fatto per assicurare che la Germania produca la sua relazione ai sensi dell’accordo del Gentlemen, senza ulteriore ritardo” e se “la Commissione non ritiene che una relazione scritta aumenterebbe la trasparenza e la responsabilità nel contesto dell’accordo”.

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