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Gioco e Stabilità, pioggia di richieste di modifiche alle norme del Governo

16 dicembre 2014 - 08:37

Sono numerosi i sub emendamenti presentati agli emendamenti del governo in materia di gioco alla legge di Stabilità 2015, attualmente all’esame della quinta commissione Bilancio del Senato.

Scritto da Anna Maria Rengo
Gioco e Stabilità, pioggia di richieste di modifiche alle norme del Governo

 

CTD E COMPENSI AI CONCESSIONARI – Quanto all’emendamento che ha sì abolito l’incremento del Preu, ma previsto anche che i concessionari debbano versare 500 milioni di euro allo Stato, oltre a ribadire e modificare in parte le norme sui Ctd, Endrizzi e altri (M5S) chiedono che per l’impegno “alla regolarizzazione fiscale” dei Ctd gli stessi debbano versare 20mila, o 15mila, e non più 10mila euro. Gli stessi senatori chiedono inoltre di sopprimere alcune norme sull'impegno di sottoscrizione e sulla trasmissione alle Questure della documentazione del richiedente la sanatoria. A firma dei medesimi, anche altri sub emendamenti che raddoppiano le sanzioni per quei Ctd che non aderiranno alla sanatoria o che non rispetteranno le procedure previste.

 

Marinello e Gualdani (Pd) chiedono invece che nel 2015 “gli esercenti verseranno direttamente all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli un importo straordinario di 1.150 euro” per ogni slot e Vlt installata nei loro esercizi” e che “con provvedimento direttoriale dell’Adm, adottato entro il 15 febbraio 2015 previa ricognizione, sono stabiliti il numero degli apparecchi” slot e Vlt “riferibili a ciascun singolo esercizio”.

 

Gianluca Susta (Scelta Civica per l’Italia) chiede invece che l’Adm disponga una tassa sulle vincite superiori ai 500mila euro “pari al 9 percento dell’eccedenza”, che valga anche per le vincite “dal gioco del lotto  dai giochi a esso collegati”, mentre il payout delle slot sia fissato in misura non inferiore al 73 percento e il Preu al 14 percento.

 

Sempre il M5S chiede inoltre che la somma che i concessionari devono versare annualmente sia non di 500 milioni ma di 900 milioni. 

 

IL BANDO DEL LOTTO – Con riferimento all’emendamento che anticipa al 2015 il bando per l’affidamento in concessione della gestione del gioco del lotto, i senatori Uras, Stefano, De Petris e Petraglia (Sel) chiedono che le parole “con pregresse esperienze nella gestione o raccolta di gioco, con sede legale in uno degli Stati dello spazio economico europeo” (in riferimento ai soggetti cui affidare la gestione del lotto) siano sostituite dalle seguenti ”con sede legale in Italia e”, mentre Endrizzi, Bulgarelli, lezzi e Mangili (M5S) chiedono che l’offerta al rialzo sia di un miliardo di euro e non di 700 milioni. Gli stessi senatori vogliono inoltre introdurre per il concessionario che si aggiudicherà la gara “di investire almeno l’1 percento della raccolta al fine di pubblicizzare, con i più idonei strumenti informativi e di avvertimento, il rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro, le relative probabilità di vincita, nonché la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblici e del privato sociali dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologia correlata al Gap”.

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