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Stabilità, Pastorino (Sts): “ A queste condizioni il gioco fatelo voi!”

16 dicembre 2014 - 10:34

“Il Governo ha presentato un emendamento con il quale dimostra di voler definitivamente affossare l’offerta di gioco tramite apparecchi da intrattenimento leciti”. Così il presidente Nazionale Sts - Sindacato totoricevitori sportivi, Giorgio Pastorino, commenta l’emendamento governativo che impone ai concessionari operanti nel settore delle slot (Awp e Vlt) il versamento di complessivi 500 milioni di euro all’anno allo Stato, in aggiunta a quanto già versato a titolo di imposte e altri oneri.

Scritto da Redazione GiocoNews
Stabilità, Pastorino (Sts): “ A queste condizioni il gioco fatelo voi!”

 

“Ciascun concessionario, in ragione del numero complessivo di apparecchi ad esso riferibili, si vedrebbe costretto a sborsare una somma che, inevitabilmente, recherebbe con sé almeno due, inaccettabili, conseguenze. La prima conseguenza – spiega Pastorino – consiste nel fatto che il peso su singolo apparecchio di tale esborso è destinato ad aumentare negli anni per l’effetto dell’attività legislativa di Regioni e Comuni. Le sempre più stringenti limitazioni nei riguardi delle slot (distanze minime da luoghi sensibili, restrizioni orarie di funzionamento) stanno portando a una sensibile riduzione della possibilità di mantenere in funzione le macchine nonché di installarne di nuove con il risultato che quel mezzo miliardo fisso all’anno che i concessionari dovranno comunque garantire si tradurrà in un costo del tutto sproporzionato e destinato ad aumentare”.


EFFETTO A CASCATA SU TUTTA LA FILIERA - “La seconda, gravissima, conseguenza di una simile misura – continua il presidente Sts– è rappresentata dal fatto che i concessionari non saranno i soli a rimetterci. E’ chiaro ed evidente, infatti, che questo imponente onere avrà un effetto a cascata sui restanti operatori della filiera tra cui i titolari dei punti vendita ove sono installate le slot. In conclusione, i tabaccai-ricevitori si ritroverebbero, ancora una volta, a subire un aumento di spesa che potrebbe essere fatale per la loro sopravvivenza. Ha senso chiedere 500 milioni a un settore destinato a essere pesantemente ridimensionato per effetto dell’attuazione della delega fiscale in materia di giochi? A queste condizioni, la fine del gioco tramite apparecchi è già segnata e, con esso, anche le conseguenti entrate erariali", conclude Pastorino.

 

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