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Stabilità: prosegue iter alla Camera, Baretta "Su gioco obiettivi di tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza"

22 dicembre 2014 - 08:42

L’aula della Camera è chiamata ora a esprimersi, in terza lettura, sulla legge di Stabilità, che contiene diverse misure sul gioco.

Scritto da Sara
Stabilità: prosegue iter alla Camera, Baretta "Su gioco obiettivi di tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza"

Il voto si attende per domani. Il sottosegretario Pierpaolo Baretta sottolinea: “Mentre nel capitolo sociale, in qualche modo sfidando una discussione che dovremo fare nelle prossime settimane, metto proprio nel capitolo sociale anche i giochi, perché, vedete, se andate a leggere il testo della legge di stabilità, vedrete quali sono le intenzioni del Governo, molto esplicite: la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza nonché delle fasce sociali più deboli e dei minori di età. Questo è l’obiettivo con il quale noi affrontiamo il delicatissimo e controverso tema del gioco e quello che abbiamo fatto in questa stabilità è duplice, da un lato un investimento di 50 milioni direttamente a sostegno degli interventi contro la ludopatia e dall’altro un intervento pesante nei confronti del settore. Guardate, questa questione non termina qui, lo sanno bene i deputati perché ne abbiamo già parlato in Aula, c’è una legge in discussione nella Commissione di merito, subito dopo la pausa natalizia presenteremo il testo del decreto legislativo per applicare l’articolo 14 della delega fiscale. Quello che stiamo facendo nella legge di stabilità è l’anticipo di una riforma complessiva che vogliamo fare assieme al Parlamento e ne discuteremo quindi, ma intanto abbiamo messo in moto un contrasto al gioco illegale. Sono circa 7 mila, secondo i dati della Guardia di finanza e degli osservatori più importanti, i punti irregolari nel nostro Paese. Allora io dico, mi stupisco io della superficialità con la quale viene affrontata questa materia. Che facciamo? Facciamo finta che non esista questo settore di illegalità? Li lasciamo pascolare liberamente nelle nostre periferie e nei nostri centri, soprattutto molti sono concentrati nelle aree urbane, o ci mettiamo di fronte ad una capacità di intervento drastico? Certo che abbiamo offerto a costoro di regolarizzarsi, è vero, ma è esattamente questo il punto: o ti regolarizzi o sarai fuori dal gioco legale e sarai perseguito in quanto tale. È un salto di qualità che lo Stato vuole fare e sicuramente l’intervento anche quantitativo è interessante: tra le due manovre, quella di intervento sulla ì regolarizzazione e quella di maggiore stretta sulla filiera, noi con questa legge di stabilità incassiamo – ma non è una questione di cassa, perché si va ad incidere esattamente sui proventi del settore – 1 miliardo e mezzo senza toccare la percentuale delle vincite. Quindi non interveniamo sui giocatori, sui quali dobbiamo fare un intervento molto più serio che riguarda appunto la regolarizzazione e anche affrontare questo tema delicato delle cosiddette macchinette. Insomma, in qualche modo diamo dignità ad un intervento statale che è finalizzato esattamente nella giusta direzione”.

 

Mauro Guerra, del Pd, aggiunge: “In tema di politiche sociali e per la famiglia si interviene sia con misure più specificamente destinate ai nuclei familiari, quali la corresponsione, a determinate condizioni di reddito, di un assegno per i nuovi nati (la platea dei destinatari e le modalità di fruizione sono state modificate in sede parlamentare) sia con il finanziamento di alcuni Fondi con finalità sociali (in sede parlamentare si è in particolare intervenuti per incrementare il Fondo per le non autosufficienze e il Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell’asilo) e per il contrasto a patologie con un costo sociale elevato, quali la ludopatia (in sede parlamentare una quota dello stanziamento è stata finalizzata alla sperimentazione di software per monitorare il comportamento del giocatore”.

Paolo Tancredi (Ap), da parte sua, afferma: “In particolare, il primo emendamento ha inserito nell’elenco allegato allo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, concernente capitoli per i quali può essere previsto il prelievo dal Fondo spese obbligatorie e d’ordine di cui all’articolo 26 della legge n. 196 del 2009, anche il capitolo 3931 di nuova istituzione relativo alle spese di contenzioso in materia di giochi e lotterie.

Davide Crippa (M5S) aggiunge: “Altra questione è il gioco d’azzardo. Io rimango scandalizzato nel vedere la superficialità nella gestione di un problema del genere, con un bel condono fiscale di 10 mila euro per i soggetti che – cito – si devono in qualche modo mettere d’accordo, in quanto offrono scommesse con vincite in denaro in Italia per conto proprio, verso soggetti terzi, anche esteri, senza essere collegati al totalizzatore nazionale. Questo vorrebbe dire che sono illegali per lo Stato italiano, però si possono mettere in regola con una bella sanatoria di 10 mila euro ciascuno, non di più – eh ! – perché altrimenti poi corriamo il rischio che non li versino. Tanto non li verseranno comunque. Peccato che, quindi, alla fine viene scritto – chiudo, Presidente – che la sanzione verrà ridotta di un terzo, senza l’applicazione di sanzioni e interessi. Quindi, anche laddove la regolarizzazione fiscale verrà fatta – attenzione ! – si dirà: ‘Ma non ti preoccupare, non ti facciamo pagare neanche la sanzione, te la riduciamo a un terzo’, quando la gente muore e le imprese muoiono per cartelle esattoriali di Equitalia”.

 

IL SERVIZIO BILANCIO – Le norme in materia di gioco, come fuoriuscite dal Senato, determinano un maggior gettito pari a 937 milioni di euro all’anno. Lo afferma il Servizio Bilancio della Camera nella sua relazione al testo. “Il complesso delle norme licenziate dalla Camera nella medesima materia, invece, determinava un maggior gettito annuo pari a 900 milioni di euro".

 

GLI EMENDAMENTI SUL GIOCO - "Al comma 649, aggiungere, in fine, la seguente lettera: d) obbligo per il concessionario di investire almeno l'1 per cento della raccolta al fine di pubblicizzare, con i più idonei strumenti informativi e di avvertimento, il rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro, le relative probabilità di vincita, nonché la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate alla Gap".

1.84. (ex 1. 72.) Baroni, Castelli, Sorial, Caso, Brugnerotto, Cariello, Colonnese, D'Incà.

"Al comma 653, alinea, primo periodo, sostituire le parole: con pregresse esperienze nella gestione o raccolta di gioco, con sede legale in uno degli Stati dello Spazio economico europeo con le seguenti: con sede legale in Italia e".

1. 86. (ex 1. 120.) Paglia, Marcon, Melilla.

 

 

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