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Pagamenti settore ippico, la relazione illustrativa: “Proroga necessaria vista crisi settore”

25 febbraio 2015 - 08:38

Dopo l'approvazione da parte della Camera, è iniziato ieri l’esame da parte della commissione Affari costituzionali del Senato del disegno di legge di conversione del decreto Milleproroghe che come noto al comma 11 dell’articolo 1 prevede la proroga al 30 giugno 2015 (rispetto all’originaria disposizione per il solo 2014) della gestione dirigenziale per pagamenti e riscossioni nel settore ippico.

Scritto da Amr
Pagamenti settore ippico, la relazione illustrativa: “Proroga necessaria vista crisi settore”

 

 

LA RELAZIONE DEL SERVIZIO STUDI – A tale proposito, il Servizio Studi del Senato evidenzia che la relazione illustrativa allegata al disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame motiva la necessità ed urgenza della disposizione con la necessità di: garantire la celerità nei pagamenti considerato lo stato di crisi del settore ippico ed i ritardi accumulati nei pagamenti in conseguenza delle operazioni di recupero dei debiti; provvedere all'estinzione del piano di rientro dai debiti ippici 2012 e delle situazioni debitorie maturate dall'ex Assi – Unire sino al 31 dicembre 2012; consentire l'attività di liquidazione delle pendenze ancora in corso quali la liquidazione del Fondo Totip e la chiusura e conseguente liquidazione della Cassa di previdenza e assistenza per i dipendenti dell'ex Assi-Unire. Si ricorda che in materia di riforma del settore ippico, la legge 11 marzo 2014, n. 23, recante delega al Governo per la riforma del sistema fiscale, da attuare entro dodici mesi (26 marzo 2015), prevede, per il rilancio del settore ippico, l'istituzione della Lega ippica italiana, con funzioni, fra l'altro, di organizzazione degli eventi ippici, controllo di primo livello sulla regolarità delle corse, ripartizione e rendicontazione del fondo per lo sviluppo e la promozione del settore ippico. Il Fondo è alimentato mediante quote versate dagli iscritti alla Lega, nonché mediante quote della raccolta delle scommesse ippiche, del gettito derivante da scommesse su eventi ippici virtuali e da giochi pubblici raccolti all'interno degli ippodromi, attraverso la cessione dei diritti televisivi sugli eventi ippici, nonché di eventuali contributi erariali straordinari decrescenti fino all'anno 2017.

 

 

IL SERVIZIO BILANCIO – Da parte sua, il Servizio Bilancio nel suo dossier ritiene che non ci sono osservazioni al riguardo, “in considerazione del tenore chiaramente procedurale della norma richiamata dalla proroga in esame, nonché delle rassicurazioni circa la piena ‘neutralità’ della proroga acquisita nel corso dell'esame in prima lettura”.

 

 

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