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Dlgs Delega, Giovani Democratici Liguria: “Governo non cancelli autonomia enti locali sul gioco"

05 marzo 2015 - 10:59

Accogliamo con preoccupazione le notizie che giungono dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per quanto concerne il decreto sul gioco d’azzardo relativo alla Delega fiscale conferita al Governo dal Parlamento. In particolare esprimiamo contrarietà rispetto alla possibilità che vengano vanificati gli sforzi fatti in questi anni dagli enti locali, svuotando d’efficacia i regolamenti comunali e cancellando l’autonomia delle regioni e dei comuni rispetto alla regolamentazione del gioco d’azzardo sul proprio territorio.

Scritto da Redazione GiocoNews
Dlgs Delega, Giovani Democratici Liguria: “Governo non cancelli autonomia enti locali sul gioco"

 

Così i Giovani Democratici Liguria, che allungano la lista dei tanti rappresentanti delle amministrazioni locali fermamente contro il Dlgs Delega

 

LEGGE LIGURE E REGOLAMENTO GENOVA - "In Liguria - proseguono i Giovani Democratici - abbiamo assistito in questi anni a un positivo e intenso lavoro della Regione, delle amministrazioni locali e dei nostri parlamentari per contenere il gioco d’azzardo e contrastare la ludopatia. In particolare il regolamento sulle sale da gioco adottato dal Comune di Genova ha rappresentato un modello da seguire anche per altre amministrazioni locali e ha contribuito a sviluppare un dibattito attorno ad una problematica che negli ultimi anni è dilagata diventando fonte di degrado urbano e sociale, favorendo le infiltrazioni della criminalità organizzata e, in un momento di forte crisi economica, andando a colpire le fasce più deboli e indifese della popolazione".


VIETARE PUBBLICITA' AL GIOCO - Gli esponenti dei Gd della Liguria ne approfittano per chiedere di vietare "senza possibilità di deroga alcuna qualunque forma di pubblicità del gioco, che negli ultimi anni, soprattutto attraverso la televisione, ha invaso la vita degli italiani e le loro case... e di dare piena e completa attuazione al contenuto della delega a esso conferita dal Parlamento e un maggiore ascolto di tutte quelle realtà politiche, amministrative, associazionistiche e professionali che in questi anni hanno lavorato con impegno e determinazione per arginare quella che è ormai diventata una vera e propria piaga sociale".

 

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