skin

Il Pd interroga Alfano su luoghi del gioco a rischio criminalità

20 marzo 2015 - 08:53

Location di gioco direttamente o indirettamente coinvolte in episodi criminali, e sotto i riflettori sia alla Camera che al Senato.

Scritto da Anna Maria Rengo
Il Pd interroga Alfano su luoghi del gioco a rischio criminalità

A Montecitorio è stata infatti presentata un’interpellanza urgente al ministero dell’Interno, a firma dei deputati del Pd Ventricelli, Ribaudo, Culotta e altri, nella quale si chiede se si intenda “considerare la eccezionalità dovuta alla particolare crisi dell’area barese, e alla luce delle ultime vicende sopra segnalate”, “provvedere con urgenza all’adeguamento strutturale degli organici delle Forze di Polizia, assegnati alla provincia di Bari”. Il premessa, i deputati ricordano tra l’altro che “il 4 marzo 2015 nella città di Altamura in provincia di Bari, si è verificato un atto gravissimo ripreso da tutti i media nazionali; otto ragazzi, tutti di età compresa tra i 22 e i 26 anni, sono rimasti feriti nell’esplosione di una bomba carta avvenuta intorno all’una di notte nella sala giochi Green Table in largo Nitti. Gli investigatori, dopo i primi rilievi, hanno concluso che potrebbe trattarsi di un avvertimento della malavita locale”.

 

Anche il senatore, sempre del Pd, Giuseppe Lumia, chiede in un’interrogazione ad Alfano di sapere “quali siano le attività poste in essere al fine di contrastare le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici nella provincia di Arezzo considerando che uno dei settori più a rischio sono proprio i lavori di edilizia, sia privata sia pubblica, e visto che alcune società, in mano a Casalesi e ’ndranghetisti, avevano sede proprio nella provincia di Arezzo; quanti accessi ispettivi siano stati disposti nei cantieri posti nel territorio di Arezzo negli ultimi 5 anni”.

In premessa, il senatore osserva che “i sodalizi criminali sono in grado di aggiudicarsi stabilmente appalti e di acquisire concessioni. I rischi di inquinamento dell’economia legale hanno raggiunto livelli inquietanti” e ricorda che nell’aprile 2014, nell’aprile 2014, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, i Carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Caserta e i militari del Gico della Guardia di finanza di Firenze hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 6 indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di trasferimento fittizio di titolarità di denaro o altro bene ed estorsione, con contestuale esecuzione di decreto di sequestro preventivo di quote societarie e beni immobili, per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro. “Sotto sequestro sono finite 5 aziende edili, una societa` di scommesse sportive di Sesto fiorentino, un bar pasticceria a San Giovanni Valdarno e 5 appartamenti”.

Articoli correlati