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Giochi e delega, Fioroni (Lega Autonomie): 'Comuni e Regioni abbiano un ruolo su nuove regole'

18 aprile 2015 - 10:21

Non c’è ancora la bozza finale che sarà presentata in consiglio dei ministri. Ma i documenti non ufficiali e ancora in divenire, per quanto riguarda il decreto legislativo che darà attuazione all’articolo 14 sul gioco della legge delega al governo in materia fiscale, sono oggetto di attenzione anche da parte di Lega Autonomie, che ne valuta con favore diversi aspetti, a cominciare dagli obiettivi chiari e precisi e dalle misure per combattere fenomeni di infiltrazioni criminali, pur evidenziando diverse criticità.

Scritto da Anna Maria Rengo
Giochi e delega, Fioroni (Lega Autonomie): 'Comuni e Regioni abbiano un ruolo su nuove regole'

Nell’incontro di ieri pomeriggio a Bergamo, cui era presente anche il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, c’è stata dunque occasione di esplicitare pubblicamente diverse richieste all’esecutivo: “Nella bozza che circola alle Regioni e ai Comuni viene tolto ogni potere di intervento – spiega Angela Fioroni, segretario regionale lombardo di Lega Autonomie – e si stabilisce espressamente che entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto decadranno quei provvedimenti locali che non saranno in linea con i provvedimenti nazionali, che si sono concentrati principalmente nel limitare gli orari del funzionamento degli apparecchi e nel fissare delle distanze delle location di gioco da luoghi sensibili. Ciò è in contrasto con quanto statuito anche recentemente dalla Corte costituzionale, che ha affermato che compito degli enti pubblici è sì garantire il diritto d’impresa ma anche la salute e la sicurezza dei cittadini, quindi in questo contesto rientra anche la pianificazione del gioco”.

 

Lega Autonomie chiede dunque che si tenga conto dei diritti costituzionali e che sono riconosciuti ai comuni e alle regioni, affinché partecipino alla programmazione dell’intervento nazionale: “Non siano solo esecutori – rimarca Fioroni – e tra l’altro il loro coinvolgimento è previsto anche dall’articolo 14 della delega”. Il segretario regionale spiega ancora: “Concordiamo sul fatto che esista una normativa nazionale che fissi paletti e parametri, che poi possa essere applicata in ambito locale, e che ci sia un incontro dialettico tra Regioni, Comuni e governo”.

Un altro punto critico è rappresentato, secondo Lega Autonomie, dai divieti di pubblicità previsti dalla delega, “e che sono troppo leggeri”, e ancora dalla riorganizzazione e riduzione dell’offerta del gioco “che si riferisce solo alla diminuzione della quantità di apparecchi di gioco e non, anche dei punti offerta di gioco”.

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