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Cross: 'Criminalità organizzata attenta al gioco, sull'online il problema dei totem'

22 aprile 2015 - 08:43

“Come le altre attività sin qui analizzate, anche l'industria del divertimento (attività di svago e piacere notturno, gioco d'azzardo legale e sport) si è rivelata nel nord Italia del tutto permeabile agli interessi della criminalità organizzata”.

Scritto da Sm
Cross: 'Criminalità organizzata attenta al gioco, sull'online il problema dei totem'

Lo rende noto il secondo Rapporto Trimestrale dell'Osservatorio sulle Criminalità organizzata (Cross) sulle aree settentrionali per la presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno mafioso, che prende a riferimento il periodo 2009 e 2014. “La casistica dei segnali di presenza mafiosa in tali ambiti risulta anzi così ampia, anche se disegualmente distribuita per regione, da far ritenere urgente una più impegnata azione di controllo e di indirizzo da parte degli organi istituzionali (apparati di polizia, giustizia amministrativa, enti locali ai vari livelli). Troppo sottovalutato appare infatti il potenziale criminogeno di questi settori di fronte agli appetiti e alle possibilità delle organizzazioni di stampo mafioso. Nella gestione dei locali notturni o nel monopolio dell'installazione di macchinette videopoker nei bar si realizza compiutamente una logica di controllo del territorio e di esercizio della 'giurisdizione' su cui si è ritenuto di dovere insistere nelle due Relazioni”, si sottolinea ancora.

 

Secondo il rapporto “il settore del gioco d'azzardo si va quindi rivelando per molti aspetti ospitale verso le organizzazioni criminali di stampo mafioso. Esso, anzi, suscita un'attenzione crescente dei clan volti a ottenere il controllo di un business estremamente redditizio. L'altra redditività può portare a due scenari opposti tra loro. Da un lato si realizzano alleanze molto pragmatiche anche tra gruppi non appartenenti alla stessa organizzazione (illuminante il caso Femia), dall'altro non sono infrequenti i casi di tensione tra clan diversi (ne viene registrato uno ai limiti dello scontro militare tra i Valle-Lampada e gruppi catanesi). A ogni modo, si può affermare che le organizzazioni mafiose cercano al nord di espandersi costantemente nel gioco d'azzardo, non solo limitandosi alle 'classiche' macchinette ma puntando anche alla gestione del gioco d'azzardo online. E' da sottolineare però che entrambi i rami dell'attività in questione necessitano di spazi fisici per la loro attuazione. Se per le slot machine è facile comprenderlo, per il gioco online va invece ricordato che il controllo mafioso attualmente non sembra esercitarsi sui siti internet non autorizzati a operare in Italia - che sono proprietà di altri - bensì sull'accesso a questi che può essere effettuato tramite i cosiddetti 'totem' installati nei diversi esercizi commerciali. In tutti i bar, i ristoranti, le sale gioco, i circoli restano comunque luoghi prediletti. E se lì le organizzazioni criminali di stampo mafioso riescono a imporre le proprie apparecchiature non è da escludere che mirino o riescano nel tempo ad acquisire un controllo totale delle attività commerciali che li ospitano, penetrando maggiormente non solo nel tessuto economico legale, ma anche in quello sociale".

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