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Friuli, Piccin presenta in Consiglio regionale proposta di modifica legge Gap

27 aprile 2015 - 09:14

A un anno dall'approvazione della legge non sono stati raggiunti i risultati auspicati, questo perché le misure attuali si rapportano al problema con un approccio soft, solo lievemente incisivo rispetto alla problematica, in quanto, oltre all'istituzione del marchio regionale 'Slot-Free-FVG' e alla previsione di una distanza minima di insediamento di attività che prevedano locali da destinare a sala da gioco o all'installazione di apparecchi per il gioco lecito da luoghi definibili sensibili, nessun intervento persuasivo nei confronti degli esercenti, a togliere le macchinette dai propri locali, è contemplato nella normativa.

Scritto da Redazione GiocoNews
Friuli, Piccin presenta in Consiglio regionale proposta di modifica legge Gap

 

Con queste parole, il consigliere Mara Piccin (Gruppo misto) ha presentato la sua proposta di modifica alla legge vigente sul contrasto patologico, approvata nel febbraio 2014.

 


SERVE ALTRO APPROCCIO - Piccin continua: "Contro questo problema sociale va invece assicurato un approccio hard e maggiormente efficace al tema, che parta da una maggiorazione permanente del 2% dell'Irap per i locali con le slot e la riduzione dell'1% per due anni a chi rimuove gli apparecchi: solo introducendo un sistema premiale di questo genere si potrà arginare il triste fenomeno". Un modo per scoraggiare la diffusione di slot nelle città friulane, che nelle intenzioni di Piccin dovrebbe riguardare tanto le nuove quanto le vecchie installazioni.

 

ESTENDERE DISTANZIOMETRO - "Facendo attenzione a non incorrere nell'incostituzionalità e nella violazione della libertà commerciale, è presente nella proposta di legge una norma per estendere la validità del distanziometro previsto dall'attuale normativa anche a chi rinnova il proprio titolo abilitativo", prosegue Piccin. "Il mio auspicio è che la proposta di legge non sia terreno di scontro politico e possa giungere in tempi brevi in Aula, dove la discussione e gli eventuali emendamenti remino nella stessa direzione: debellare la malattia del gioco".

 

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