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Valle d'Aosta, legge sul Gap: aumento Irap e ampi poteri ai Comuni

30 aprile 2015 - 14:24

Questo nostro provvedimento nasce dal desiderio di evitare che nelle nostre città si possa diffondere il gioco patologico, in particolare fra i giovani. Così il presidente della Regione Valle d'Aosta, Augusto Rollandin, commenta a Gioconews.it l'approvazione da parte della commissione Servizi sociali del nuovo testo sul Gap frutto del coordinamento della proposta di legge n. 17 e del disegno di legge n. 26 presentati da minoranza e Giunta nei mesi scorsi.

Scritto da Fm
Valle d'Aosta, legge sul Gap: aumento Irap e ampi poteri ai Comuni

 


Il testo, che intende modificare la legge regionale 29 marzo 2010, n. 11 (Politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza) e sarà votato dal Consiglio regionale nelle prossime settimane, è imperniato su alcuni punti cardine: l'introduzione del divieto di installare apparecchi a 500 metri dai luoghi sensibili, una maggiorazione Irap per i locali con le slot, e il riconoscimento di ampi poteri ai Comuni, nonostante l'imminente arrivo del decreto legislativo sull'articolo 14 della Delega fiscale.

 

DISTANZIOMETRO E IRAP - "E' vietata l’apertura di sale da gioco e di spazi per il gioco in luoghi che siano ubicati ad una distanza, misurata in base al percorso pedonale più breve, inferiore a 500 metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, da strutture culturali, ricreative o sportive, da strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale o da strutture ricettive per categorie protette e ludoteche per minori", si legge nella proposta. Inoltre, "è istituito il marchio regionale 'Slot-Free – Regione autonoma Valle d’Aosta”, rilasciato ai titolari di esercizi commerciali, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che, pur avendone la facoltà, scelgono di non detenere nel proprio esercizio le apparecchiature per il gioco d’azzardo. La legge finanziaria regionale determina, a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 1° gennaio 2016, una riduzione dell’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) a favore dei soggetti che conseguono il marchio e una maggiorazione per le sale da gioco e gli spazi per il gioco".


I POTERI DEI COMUNI - Diverse le prerogative in capo alle amministrazioni comunali, che possono: prevedere un distanziometro maggiore e individuare altri luoghi sensibili, disciplinare l’orario di funzionamento delle sale da gioco e degli spazi per il gioco, prevedere ulteriori divieti di pubblicità (fermo restando quanto previsto dalla normativa statale in materia e, in particolare, dall’articolo 7 del decreto legge Balduzzi, 158/2012), concedere, nel rispetto della disciplina in materia di aiuti di Stato, agevolazioni sui tributi di propria competenza a favore dei soggetti che conseguono il marchio 'no slot'. Ai Comuni spettano le funzioni di vigilanza sull’osservanza dei divieti e degli obblighi di cui alla presente legge, l’accertamento delle violazioni e l’applicazione delle sanzioni. E infine "l'esercizio delle nuove sale da gioco e di nuovi spazi per il gioco è soggetto all'autorizzazione del sindaco del Comune territorialmente competente".

 

LE CARATTERISTICHE DELLE SALE - Nei nuovi spazi per il gioco, recita il testo unificato, "le apparecchiature per il gioco di azzardo devono essere collocate in modo da non essere visibili dall'esterno del locale e in un settore dedicato dello stesso, l'accesso al quale è vietato ai minori di anni 18".


LE MISURE SANITARIE - Entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge, "la Giunta regionale approva, con propria deliberazione e previo parere della competente commissione consiliare permanente, il Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio di gioco d'azzardo patologico, di durata triennale, al fine di promuovere: interventi di monitoraggio e di prevenzione del rischio di gioco d'azzardo patologico mediante iniziative di sensibilizzazione, educazione e informazione; interventi di formazione rivolti a esercenti, operatori dei servizi pubblici e operatori della polizia locale, anche in modo congiunto con gli enti locali, le forze dell'ordine, le organizzazioni di volontariato; iniziative volte a contenere l'impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco d'azzardo lecito sul governo del territorio; l'assistenza e la consulenza telefonica per la cura e la prevenzione del gioco d'azzardo patologico".


FORMAZIONE PER GLI OPERATORI - Infine, si legge ancora nel testo, "l'Azienda Usl, in collaborazione con le istituzioni, le associazioni e gli enti competenti, organizza, con frequenza almeno biennale, corsi di formazione per i gestori delle sale da gioco e degli spazi per il gioco, con oneri a carico dei medesimi, finalizzati alla conoscenza e alla prevenzione dei rischi connessi al Gap, nonché alla conoscenza generale della normativa in materia di gioco d’azzardo lecito".

 

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