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Bienkowska: 'Nessuna legislazione unionale sul gioco d'azzardo'

14 maggio 2015 - 07:25

La Commissione non intende proporre una legislazione unionale settoriale sui giochi d'azzardo né prevede di condurre una campagna specifica di sensibilizzazione su tali giochi.

Scritto da Anna Maria Rengo
Bienkowska: 'Nessuna legislazione unionale sul gioco d'azzardo'

Elżbieta Bieńkowska ha risposto così, a nome della Commissione Europea, all'interrogazione presentata dall'eurodeputata Mara Bizzotto che chiedeva appunto se si intendesse intervenire con una normativa comunitaria e/o con una campagna tematica. Il commissario europeo per il mercato interno ha evidenziato inoltre che "la Risoluzione del Parlamento del 2011 sul gioco d'azzardo online nel mercato interno ha respinto l'opzione di un'armonizzazione a livello di UE che disciplinasse in modo uniforme il settore del gioco d'azzardo.

In assenza di armonizzazione a livello unionale rientra nelle competenze e responsabilità delle autorità nazionali stabilire regole in merito all'ubicazione dei locali in cui vengono usate le slot machine.

La Commissione è tuttavia impegnata a sostenere gli sforzi degli Stati membri in tale ambito. Nel 2012 la Commissione ha adottato una comunicazione 'Verso un quadro normativo europeo approfondito relativo al gioco d'azzardo online', che delinea iniziative volte, tra l'altro, alla protezione dei consumatori. Di conseguenza, una raccomandazione della Commissione adottata nel luglio 2014 enuncia una serie di principi che raccomanda agli Stati membri di adottare ai fini di tutelare i consumatori e i giocatori e di prevenire che i minori partecipino a giochi d'azzardo online. Diversi di questi principi sono pertinenti per quanto concerne il mercato del gioco fisico. Inoltre, alcuni strumenti unionali orizzontali coprono anch'essi il settore del gioco d'azzardo. Ad esempio, la direttiva 2005/29/CE (fatte salve altre norme unionali e nazionali relative alle condizioni dei regimi di stabilimento e di autorizzazione relativi al gioco d'azzardo) vieta tutta una serie di pratiche commerciali fuorvianti o aggressive".

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