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Comune di Trento, M5s: 'Vietare pubblicità al gioco e applicare legge provinciale'

03 agosto 2015 - 08:33

Dopo l'approvazione della legge sul gioco da parte del consiglio provinciale di Trento, anche in Comune di Trento si parla del tema, grazie ad una mozione firmata dai consiglieri Andrea Maschio, Marianna Dematté e Paolo Negroni del Movimento Cinque Stelle. 

Scritto da Redazione GiocoNews
Comune di Trento, M5s: 'Vietare pubblicità al gioco e applicare legge provinciale'

 


I consiglieri chiedono a sindaco e giunta di "far asportare, con effetto immediato gli esistenti cartelli pubblicitari e ad emanare una delibera che vieti in modo definitivo la possibilità di pubblicizzare il gioco almeno nei limiti di distanza dalle scuola fissati dalla Legge Provinciale".


STOP ALLA PUBBLICITA' - ”Negli ultimi tempi a Trento sono stati affissi numerosi cartelloni pubblicitari che invitano alla pratica del gioco d’azzardo", dicono i tre consiglieri. "A nostro avviso questa non è una pratica accettabile, anche in considerazione del fatto che molti di questi cartelli compaiono nelle vicinanze degli istituti scolastici. Visto che la Provincia di Trento proprio lo scorso 22 luglio ha promulgato una legge con la quale intende limitare la diffusione del gioco d’azzardo e promuovere la prevenzione verso le patologie connesse, riteniamo assolutamente necessario intervenire anche sulla pubblicità relativa, quantomeno impedendo che essa possa essere visibile nei pressi delle scuole. Del resto se ormai tutti i pacchetti di sigarette debbono riportare varie scritte con la quale segnalano la pericolosità del prodotto non si capisce perché anche pratiche come il gioco d’azzardo, capaci di rovinare intere famiglie, possano venire impunemente accostate a stereotipi positivi”.


LA LEGGE PROVINCIALE - La legge provinciale 'Interventi per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco', frutto dell'unificazione dei due disegni di legge presentati da Walter Viola (Progetto Trentino) e da Violetta Plotegher (Pd), prevede il divieto di gioco a 300 metri dai 'luoghi sensibili'. Gli esercizi avranno cinque anni di tempo per mettersi in regola e le disposizioni saranno valide tanto per le slot quanto per le Vlt. Nei piccoli comuni dove esiste un solo bar, ci sarà la possibilità di prorogare il termine per la rimozione di altri cinque anni.


QUANTO SI GUADAGNA - Intanto, al Consiglio provinciale di Trento si attende risposta all'interrogazione presentata da Claudio Cia (Civica Trentina) al presidente Bruno Dorigatti per sapere "a quanto ammontano le entrate della Provincia derivanti dal gioco". Stimando che fra il 2006 e il 2009 le entrate nelle casse provinciali sono state pari a 40 milioni di euro, Cia chiede di conoscere l'ammontare degli ultimi anni, in parallelo all'aumento dei giocatori patologici in cura nei Sert, passati dai 4 iniziali agli attuali 116.

 

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