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Mef: “Con accorpamento Aams-Dogane razionalizzati spese e controlli in materia di gioco’

06 agosto 2015 - 07:53

La risposta del Ministero dell’Economia, per voce del sottosegretario Paola De Micheli, all’interrogazione presentata dal deputato del M5S Daniele Pesco sulle ‘iniziative per superare la disparità di trattamento economico all’interno delle Agenzie fiscali’ è occasione per parlare anche della razionalizzazione delle spese e dei controlli in materia di gioco, effetto dell’incorporazione tra Aams e Dogane.

Scritto da Anna Maria Rengo
Mef: “Con accorpamento Aams-Dogane razionalizzati spese e controlli in materia di gioco’

 

“A seguito dell’operazione di incorporazione – si legge - l’attività operativa dell’ex Amministrazione Autonoma è stata ricondotta all’interno del sistema di programmazione, controllo e verifica dei risultati proprio dell’Agenzia. In merito al presunto aumento dei costi, deve osservarsi invece che, a seguito dell’incorporazione, alcune voci di spesa dell’ex Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato sono state oggetto di immediati interventi di razionalizzazione e riduzione della spesa. In particolare, i costi relativi alle ‘Spese per lo sviluppo e la promozione dei giochi e delle attività di comunicazione’ che nel consuntivo del bilancio 2012 AAMS, allegato al Rendiconto generale dello Stato, ammontano a circa 42.2 milioni di euro, sono stati interamente abbattuti: tale linea di condotta ha trovato conforto nello schema di decreto legislativo sui giochi, per la parte riguardante la pubblicità.

Sono stati inoltre realizzati interventi volti alla razionalizzazione dei controlli effettuati al fine di evitare illeciti e fenomeni di evasione fiscale legati all’utilizzo di apparecchi di gioco. Tali interventi hanno comportato risparmi di spesa pari a circa 2.8 milioni di euro annui.

Ulteriori risparmi di spesa sono derivati dalla razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi (pari a circa 800 mila euro) e dalla razionalizzazione degli immobili in uso derivante dall’accorpamento funzionale di alcuni uffici (circa 4 milione di euro a regime).

Ha formato oggetto di azioni di razionalizzazione anche l’attività di controllo in materia di gioco, svolta dalle apposite commissioni deputate a certificare la regolarità dei risultati. Su questo versante l’Amministrazione, a partire dall’anno in corso, conseguirà un risparmio superiore a 400 mila euro, a parità di servizi resi. In sintesi, le scelte che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha potuto operare dal momento dell’incorporazione hanno consentito di superare molte criticità operative e hanno sicuramente consentito, da un lato, notevoli risparmi di spesa (in parte connessi alla legge di incorporazione ma non solo) e, dall’altro, hanno attenuato il divario nel trattamento economico del personale”.

 

IL TRATTAMENTO RETRIBUTIVO – La risposta all’interrogazione evidenzia inoltre come “per quanto riguarda la supposta disparità di trattamento retributivo, a parità di funzioni, a svantaggio del personale dell’ex Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato incorporato l’Agenzia delle dogane e dei monopoli (…) l’articolo 23-quater, comma 5, del decreto- legge 95 del 2012 prevede che a decorrere dal 1o dicembre 2012, il personale di ruolo in servizio presso l’Ente incorporato « e inquadrato nei ruoli delle Agenzie incorporanti. I dipendenti trasferiti mantengono l’inquadramento previdenziale di provenienza ed il trattamento economico fondamentale e accessorio, limitatamente alle voci fisse e continuative, corrisposto al momento dell’inquadramento; nel caso in cui tale trattamento risulti più elevato rispetto a quello previsto per il personale dell’amministrazione incorporante, è attribuito per la differenza un assegno ad personam riassorbibile con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo conseguiti ».

Per il personale non dirigenziale sono state quindi previste, nell’unico ruolo, sezioni separate. Il personale proveniente dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, inquadrato in apposita sezione del ruolo, ha mantenuto l’inquadramento previdenziale di provenienza e il trattamento economico in godimento (decreto Ministero dell’economia e delle finanze 8 novembre 2012 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 277 del 27 novembre 2012).

In coerenza con la ratio del decreto citato, il personale ha continuato a svolgere le attività riferibili alle strutture di originaria appartenenza. Pertanto, ad oggi, non si sono determinate commistioni di funzioni tra personale appartenente ad aree diverse. In origine il divario medio tra i trattamenti retributivi del personale appartenente all’area monopoli e il personale dell’area dogane ammontava a circa 4000 euro annui pro-capite. L’equiparazione delle retribuzioni, necessaria per conseguire la completa osmosi del personale tra le aree, avrebbe avuto, quindi, un costo complessivo di circa euro 10 milioni. Tuttavia, a fine 2014, con specifico accordo sindacale di Agenzia, sono state stabilizzate e integrate nell’indennità di amministrazione percepita dal personale dell’area monopoli parte delle risorse del fondo delle aree funzionali distribuite con la contrattazione integrativa. La suddetta operazione, senza alcun aggravio di spesa pubblica, ha più che dimezzato il costo eventuale di una parificazione portandolo a circa euro 4.5 milioni”.

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