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Longarone (Bl) approva Odg per limitare gioco, il sindaco: ‘Nessuna censura’

02 settembre 2015 - 09:00

A Longarone (Belluno) approvato all’unanimità l’ordine del giorno per limitare il gioco e contrastare la dipendenza.  

Scritto da Sm
Longarone (Bl) approva Odg per limitare gioco, il sindaco: ‘Nessuna censura’

Continuano le iniziative a livello comunale per limitare il gioco. A Longarone (Belluno) è stato votato ieri all’unanimità l’ordine del giorno promosso dal consigliere Manuel Bratti (Partecipazione Comune) riguarda l'adesione del comune all'associazione Avviso Pubblico enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie.

 

I DETTAGLI - Nella proposta si impegna il comune ad adottare, con regolamenti e ordinanze, misure di limitazione per l’apertura delle sale da gioco, con un limite anche degli orari. Previste, inoltre, facilitazioni di natura tributaria e fiscale per gli esercizi No slot. Si chiede poi di svolgere un'attività nei rapporti con Anci e Regione per attribuire ai Comuni un ruolo più significativo in materia di controllo del gioco. Inoltre, il comune deve farsi promotore del coordinamento rispetto a tutti i soggetti operanti del territorio e di coinvolgere le istituzioni scolastiche nella prevenzione al gioco patologico.
LE DICHIARAZIONI - “Il comune di Longarone – dichiara a Gioconews.it il consigliere Bratti - fa parte di Avviso Pubblico e l’ordine del giorno si riferisce alla possibilità che un’eccessiva crescita delle sale gioco in città possa portare alcuni problemi, anche di natura sociale, con il diffondersi di una cultura del gioco che va invece limitata, o meglio va trovato un giusto equilibrio. Inoltre, a volte, dietro questo tipo di attività si possono nascondere anche attività poco chiare e per questo bisogna che il controllo sia serrato. Ovviamente ora bisognerà capire in che modo il sindaco vorrà agire”.
Il sindaco Roberto Padrin, da parte sua, aggiunge: “Andremo ad approvare un regolamento che approvi quanto contenuto nell’ordine del giorno. Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare la comunità ed evitare l’eccessiva presenza di gioco sul territorio, in tutte le sue forme. Un modo, questo, per cercare di salvaguardare e aiutare chi ha problemi di dipendenza, non certo per censurare il gioco tout court”.
Ma come andrete ad applicare le disposizioni? “Stiamo ancora studiando come applicare le varie disposizioni. A mio avviso servono strumenti in più nelle mani dei comuni sul gioco, ripeto non condannando il gioco in toto, ma ci vuole un contenimento e bisogna riportare il gioco a una sorta di divertimento, senza superare certi limiti”, conclude Padrin.

 

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