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Stabilità 2016: tassa su margine e nuove slot per 650 milioni in più

26 settembre 2015 - 09:31

I Monopoli hanno inviato al Governo un pacchetto di misure per i giochi alla luce della legge di Stabilità per il 2016. Ecco le novità.

Scritto da Alessio Crisantemi
Stabilità 2016: tassa su margine e nuove slot per 650 milioni in più

Tante novità in arrivo per il settore del gioco pubblico con la Legge di Stabilità per il 2016 sulla quale è al lavoro in questi giorni il Governo. Nel pacchetto di misure predisposto dall'Agenzia delle Dogane e Monopoli e inviato nei giorni scorsi al Mef, che GiocoNews.it ha potuto visionare in anteprima, ci sarebbero una serie di iniziative (alcune delle quali, in realtà, riprese dalla legge Delega mai attuata dall'Esecutivo) mirate a estrarre nuovi e ulteriori proventi dal mercato dei giochi in risposta alle esigenze 'di cassa' dello Stato. In primis, l'introduzione della tassazione sul margine per slot e Vlt con l'applicazione di una aliquota maggiore applicata agli apparecchi. Nel piano dei Monopoli, in particolare, si passerebbe dall'attuale aliquota (applicata, però, sulla raccolta) di circa il 50 percento a un'aliquota fissata al 58 percento del margine, mentre per le Vlt si salirebbe al 48 percento rispetto all'attuale aliquota media di circa il 40-42 percento. Una soluzione che andrebbe a sostituire la tassa annuale sui 500 milioni introdotta dalla precedente Stabilità.
Non solo. Nelle ipotesi del regolatore del comparto si tornerebbe a parlare anche di nuove slot machine con collegamento da remoto, da introdurre, però, non prima di due anni dall'emanazione della legge. Mentre la tassazione sul margine sarebbe invece applicabile già da gennaio 2016.

Le nuove entrate però non arriverebbero solo dal comparto apparecchi. Nel documento si parla anche dei bando di gara di bingo e scommesse. Per il secondo, in particolare, vengono proposti due differenti scenari, sia nel caso in cui, come previsto, si voglia effettuare la gara durante il 2016 e sia nel caso in cui si voglia puntare a una proroga - eventualmente dietro a esborso economico per confermare gli attuali punti vendita - per uno slittamento della gara di almeno tre anni. La seconda soluzione - che prevederebbe, tra l'altro, la riapertura dei termini di adesione alla sanatoria per i Ctd - sembrerebbe la più gettonata per il governo anche se rappresenta forse la strada più difficile da percorrere perché renderebbe necessario un avallo da parte di Bruxelles e della Commissione europea. Ancora fermo invece il discorso relativo al bando del Lotto, in attesa del parere del Consiglio di Stato, che potrebbe arrivare, però, già nella prima settimana di ottobre.
 
LA REVISIONE DEGLI AGGI - La partita sui giochi però potrebbe essere completata da misure relative agli aggi per i concessionari, che rientrerebbe nel piano di spending review attuato dal Governo. Una questione ancora tutta da definire, rispetto alla quale però sono già trapelate alcune indiscrezioni, come quelle riportate da Il Fatto Quotidiano secondo cui in un documento inviato dai Monopoli al Governo si chiederebbe di lasciare gli aggi così come sono. "In pratica ritengono che sarebbe complicato avviare un 'nuovo negoziato' con i concessionari, mentre sarebbe poco opportuno che l’aggio fosse ritoccato in modo unilaterale perché ci sarebbe il rischio di ledere il principio pacta sunt servanda. Anche una riduzione lineare degli aggi è per i Monopoli poco praticabile perché sarebbe difficile 'stimare la misura effettivamente tollerabile (e pertanto congrua)'", si legge nell'articolo del quotidiano. Facendo intendere che si tratterebbe di un nuovo "regalo alle lobby del gioco"; anche se in realtà, con la prossima manovra, quelle che deve fare il governo è rimediare ai danni creati con la precedente Legge di Stabilità che oltre a scardinare la filiera delle slot machine non è riuscita a portare le entrate auspicate e promesse una anno fa: né dal settore degli apparecchi né dal bando del Lotto o dalla sanatoria sui Ctd.

 

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