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Liguria, Melis (M5s): 'Leggi regionali sul gioco, attuazione incompleta'

09 ottobre 2015 - 08:54

Il consigliere M5S Andrea Melis chiede aggiornamenti sull'attuazione delle leggi del 2012 in materia di gioco d’azzardo

Scritto da Fm
Liguria, Melis (M5s): 'Leggi regionali sul gioco, attuazione incompleta'

 

Si riaccende l'attenzione sul contrasto al gioco patologico in Liguria. Dopo la mozione contro la diffusione di ticket redemption, slot machine e scommesse virtuali per minori presentata dal consigliere della Lega Nord Alessandro Puggioni, è la volta del consigliere regionale del M5S Andrea Melis, firmatario di un’interrogazione che richiede aggiornamenti "sull'attuazione delle leggi nn. 17 e 18 del 2012 in materia di gioco d’azzardo".

 

 

DUE LEGGI SUL GIOCO - L'interrogazione a risposta immediata, trasmessa alla Giunta regionale della Liguria, muove da due considerazioni dei consiglieri firmatari. "Con il primo intervento legislativo, ancorché lodevole, non è stato fatto abbastanza per contrastare una vera e propria patologia come quella in oggetto. Nel successivo dettato normativo, cioè la legge n.18 in vigore dal 17 maggio 2012, che reca invece 'Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico' alcune mancanze sembrano aver ammorbidito le intenzione del legislatore".


LE RICHIESTE DEI CONSIGLIERI - Per questo i consiglieri Andrea Melis, Francesco Battistini, Marco De Ferrari, Gabriele Pisani, Alice Salvatore, Fabio Tosi, interrogano il presidente della Giunta e l'assessore competente per sapere se "sia stata data attuazione alla legge regionale n.18/2012 e, segnatamente, sia stata redatta dall’Osservatorio regionale sul Gap la relazione annuale sull’esito del monitoraggio svolto nell’ambito delle attività terapeutiche prestate ai soggetti affetti da Gap al fine di conoscerne gli esiti effettivi; siano stati fatti accertamenti, per quanto riguarda il numero delle sanzioni irrogate dai Comuni e organi preposti, successivamente all’entrata in vigore della norma al fine di verificare l’andamento del numero-valore delle stesse ante e post legiferazione anche alla luce del 'divieto di prosecuzione di attività esercitata in assenza dei requisiti di legge' sancito dal Tar con la sentenza n. 213/2015".

 

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