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Passamonti (Sgi): 'Sul gioco serve chiarezza e razionalità'

23 novembre 2015 - 17:45

Gli interventi di Massimo Passamonti, presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia, e di Stefano Selli, di Confindustria Radio Televisioni.

Scritto da Sm
Passamonti (Sgi): 'Sul gioco serve chiarezza e razionalità'

Roma - "Come Confindustria consegneremo un documento alla Commissione. In Italia esiste un sistema di controllo del gioco e una certezza del diritto aiuterebbe anche chi opera in questo settore". Parola di Massimo Passamonti, presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia. "L'efficacia e la necessità dei controlli sono fondamentali, ma questi controlli possono essere vanificati da un quadro normativo contraddittorio. Non dimentichiamo il fenomeno dei Ctd, ancora presente. E' evidente che c'è un problema di coordinamento tra stato centrale e enti locali e anche alla luce dei bandi di gara previsti nella legge di Stabilità 2016, si rischia di produrre una mancata previsione di gettito, come accaduto nel 2015. Il problema della legalità si sposa con la necessità di poter offrire un prodotto lecito viste le restrizioni di alcuni territori".

Passamonti interviene anche sul problema dei totem, affermando che "è uno dei risultati di queste restrizione e Bolzano è un esempio importante in tal senso. Ritengo di poter dire che non aver attuato la Delega sulla riforma del giochi è stato un gravissimo errore. Ci ritroviamo con un nuovo intervento normativo in Stabilità 2016 che rischia di essere nuovamente punitivo per il settore, come accaduto con la tassa dei 500 milioni della scorsa manovra. Se questa tassa non viene tolta si rischia di portare a importanti disequilibri economici nelle aziende e a compromettere seriamente il settore legale".
Per quanto riguarda il tema della pubblicità "voglio ricordare che a livello internazionale non esiste un Paese che non abbia l'obbligo di pubblicizzare i prodotti legali. E questo vale anche per il gioco. Un atteggiamento oscurantista non fa altro che incrementare l'illegalità. Non possiamo ragionare del gioco solo di pancia, mentre è evidente che dobbiamo approcciarci a questo settore in modo razionale".

L’INTERVENTO DI SELLI – Al seminario prende parte anche Stefano Selli, di Confindustria Radio Televisioni: "Come mezzi di comunicazione siamo disponibili a introdurre misure ristrettive sulla pubblicità del gioco, sul confezionamento dei messaggi pubblicitari, a rivedere meccanismi di contingentamento di questi messaggi o alla presenza di testimonial, o messaggi sui rischi di gioco eccessivo, per rafforzare il concetto del valore legale del gioco. Sono rimasto favorevolmente colpito da quello che sta facendo Sogei sui meccanismi per contrastare il gioco illegale e questo va fatto anche a livello comunicativo. Gli eccessi ci sono in ogni attività,  ma in un contesto come questo, particolarmente delicato, non ci devono essere atteggiamenti proibizionistici e oscurantisti. C'è il rischio, altrimenti, di ottenere l'effetto opposto. Il nostro settore, che è un settore di servizi, non dà utili".

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