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Provincia Bolzano: 'Sale giochi, in arrivo revoca autorizzazioni'

12 gennaio 2016 - 11:02

I provvedimenti relativi alle sale giochi interessate dalla legge provinciale di Bolzano sono in attesa di firma dell'assessore Schuler e del presidente Kompatscher.

Scritto da Fm
Provincia Bolzano: 'Sale giochi, in arrivo revoca autorizzazioni'

 

Non si ferma il tam tam di voci sulla chiusura delle sale giochi a Bolzano con la scadenza di molte autorizzazioni prevista dal 1° gennaio 2016, in applicazione della legge provinciale n. 13 del 22 novembre 2010 (Disposizioni in materia di gioco lecito). A chiarire la situazione a Gioconews.it è l'Ufficio Vigilanza provinciale, da cui partiranno tutti i provvedimenti di revoca.


"Si tratta di una situazione in divenire. Abbiamo chiesto ai Comuni della provincia di confermare la presenza di luoghi sensibili nelle vicinanze delle sale giochi del territorio, ma non tutti hanno risposto al nostro invito. I provvedimenti di chiusura degli esercizi interessati quindi partiranno solo dopo che
avremo i dati delle amministrazioni locali. Al momento, i verbali relativi ai locali già segnalati sono in attesa di firma dell'assessore ai Comuni Arnold Schuler, competente per le sale gioco, e del presidente Arno Kompatscher, per le sale Vlt, ma non sono ancora partiti. Nei prossimi giorni, una volta firmati, saranno inviati alle varie polizie municipali e quindi consegnati agli esercenti", dicono dall'Ufficio Vigilanza.


Ma la situazione è complessa, ci tengono a sottolineare dalla Provincia di Bolzano, molto più complessa di come può essere apparsa finora. "Ci sono vari elementi che determinano la scadenza delle autorizzazioni: si partirà da quelle attive già prima del 2011 e poi si andrà avanti per quelle concesse negli anni successivi.

 

Al momento non possiamo quantificare con esattezza il numero delle sale coinvolte, ma sono almeno una cinquantina in tutto il territorio altoatesino. La maggior parte delle sale oggi aperte si trovano vicino a luoghi sensibili, e nonostante ciò significherà la perdita di molti posti di lavoro, non possiamo fare altro che chiuderle".

 

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