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Genova, Fiorini: 'Solo il sindaco può regolare orari delle sale da gioco'

10 febbraio 2016 - 14:37

L'assessore alla Legalità del Comune di Genova, Elena Fiorini, risponde all'interpellanza presentata dal consigliere Clizia Nicolella sul regolamento sulle sale da gioco.

Scritto da Redazione GiocoNews
Genova, Fiorini: 'Solo il sindaco può regolare orari delle sale da gioco'

 


"La giurisprudenza amministrativa ha detto che non è competenza del Consiglio comunale occuparsi della regolamentazione dell'orario di apertura delle sale da gioco ma del sindaco. Abbiamo cercato di intervenire sui gangli del fenomeno, il tema fondamentale è la evasività del gioco sul nostro territorio, molto diffuso anche in tabaccherie, bar etc, fatto molto pericoloso specialmente per anziani e giovani". Con queste parole, l'assessore alla Legalità del Comune di Genova, Elena Fiorini, risponde all'interpellanza presentata dal consigliere Clizia Nicolella (Lista Doria) sul vigente regolamento in materia nell'ultima seduta del consiglio comunale.

 

"Abbiamo svolto attività di controllo sulle sale e sui punti di offerta del gioco e abbiamo fatto uno screening che ha portato a un numero elevato di sanzioni. Non abbiamo accantonato il tema, cerchiamo di portare a piena efficacia il nostro regolamento", conclude Fiorini.

 

L'INTERPELLANZA - Nicolella, richiamandosi all'ordinanza con cui il sindaco di Imperia ha imposto la rimodulazione degli orari di esercizio delle apparecchiature di intrattenimento, procedura ritenuta legittima dal Tar e successivamente dal Consiglio di Stato, aveva interpellato il sindaco Marco Doria, circa i provvedimenti in adozione per attuare la regolamentazione dell'orario di apertura delle sale delle sale da gioco e giochi leciti, come disposto dal Consiglio comunale con deliberazione n° 21/2013.

 

Nell'aprile del 2015, proprio Nicolella aveva presentato al Consiglio comunale di Genova una mozione - sottoscritta anche dal consigliere Matteo Campora (Nuovo Centrodestra) - per chiedere l'estensione dei parametri di distanza dai luoghi sensibili (pari a 300 metri) contenuti nel Regolamento su sale da gioco e giochi leciti a tutto il territorio nazionale.

 

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