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Paglia (Sel): 'Ticket redemption siano assimilati ad apparecchi con vincita in denaro'

11 febbraio 2016 - 09:24

Il deputato Sel Giovanni Paglia interroga il ministero dell'Economia sulle ticket redemption e chiede assimilazioni con apparecchi con vincita in denaro.

Scritto da Anna Maria Rengo
Paglia (Sel): 'Ticket redemption siano assimilati ad apparecchi con vincita in denaro'

Come preannunciato nei giorni scorsi, il deputato di Sel Giovanni Paglia ha presentato un'interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere se “in considerazione della possibilità di accedere a premi di valore significativo determinata dalla cumulabilità dei punti, non ritenga di dover immediatamente assumere iniziative volte a l’assimilazione degli apparecchi di tipo 'ticket redemption' a quelli che prevedono vincite in denaro, con tutte le conseguenze in termini di limiti all’installazione, tassazione, divieti per i minori”.

LE PREMESSE – In premessa, Paglia evidenzia che “è in espansione in Italia il mercato dei giochi cosiddetti 'ticket redemption'; si tratta di apparecchi elettronici o meccanici in cui, attraverso una combinazione di abilità e fortuna, o più spesso tramite la sola fortuna, si ottengono punti cumulabili, che possono essere scambiati alla cassa con premi; tali apparecchi sfuggono alla regolamentazione del gioco d’azzardo, non prevedendo vincite in denaro contante, e sono quindi liberamente installabili e utilizzabili da minori; la loro collocazione in ambienti frequentati anche e soprattutto da minorenni lascia piuttosto pensare che è proprio ai giovanissimi, quando non ai bambini, che essi siano prioritariamente diretti; questa tipologia di macchine è infatti diffusa in sale giochi, cinema, centri commerciali, talvolta in prossimità di sale in cui siano presenti videolottery Vlt o slot, se non in diretto collegamento con esse; una stima del loro numero è stata effettuata dal Sapar, associazione che riunisce gli operatori del settore apparecchi per intrattenimento, che parla di 6.000 macchine in 600 sale; non mancano studi che vedono in questa tipologia di gioco una sorta di addestramento all’azzardo, vista la dinamica molto simile a quella delle slot machine, al punto che Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia hanno già provveduto a vietarne la possibilità ai minori; l’Italia già soffre per la diffusione della ludopatia fra gli adulti, con costi sociali, umani ed economici inaccettabili e dovrebbe, quindi, impedire la diffusione di pratiche che possano ulteriormente incrementare la diffusione del gioco d’azzardo”.

 

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