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Regione Valle d'Aosta: 'Legge sul Gap in corso d'attuazione'

05 aprile 2016 - 08:41

La Giunta della Regione Valle d'Aosta risponde all'interrogazione del Gruppo Alpe sull'attuazione della legge sul Gap, chiesti più controlli nelle sale da gioco.

Scritto da Redazione
Regione Valle d'Aosta: 'Legge sul Gap in corso d'attuazione'

"La legge è in corso di attuazione, in particolare per l'articolo 3: per quanto attiene alle attività di prevenzione, la Giunta regionale ha deliberato a novembre i criteri per l'assegnazione di contributi per chi fa iniziative di prevenzione. È stato concesso un unico contributo ad un'associazione di volontariato, con cui sono stati stretti rapporti di collaborazione. Riguardo all'articolo 4, si è svolto a dicembre 2015 un primo incontro con la presidenza con Confcommercio per organizzare un corso di formazione per i gestori case da gioco. Continua poi la collaborazione con il Casinò per segnalare i soggetti colpiti dal gioco patologico". Queste alcune delle risposte fornite dall'assessore alla Sanità della Valle d'Aosta, Antonio Fasson, all'interrogazione presentata dal consigliere Alberto Bertin (Gruppo Alpe) circa lo stato di attuazione della legge regionale n.14/2015 riguardante la prevenzione, il contrasto e il trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo.


L'assessore Fosson poi spiega che per l'istituzione del marchio regionale 'Slot free' si sta predisponendo l'apposito provvedimento e la Sovrintendenza agli studi ha avviato un concorso nelle scuole secondarie di primo e secondo grado per le caratteristiche ideografiche.

 

È stata anche definita la riduzione triennale dello 0.46% dell'aliquota Irap, a valere sul regime de minimis, per le imprese che conseguono questo marchio. È stato poi presentato in Giunta il 25 marzo il piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio di gioco d'azzardo patologico: un piano che arriva un po' in ritardo, ha detto Fosson, ma dopo un'attenta valutazione per la sua redazione.
Passando a trattare dei controlli, l'assessore alla Sanità precisa che la competenza per la vigilanza sull'osservanza dei divieti e degli obblighi spetta ai Comuni, che si occupano dell'accertamento delle violazioni e dell'applicazione delle sanzioni. È in corso una collaborazione e si è in attesa a breve dei primi dati. Fosson conclude osservando che si sta mettendo in moto la macchina più opportuna, traducendo la legge in provvedimenti concreti e di facile applicazione.
Il consigliere Alberto Bertin si dice insoddisfatto della risposta, in quanto non sono stati comunicati i dati relativi ai controlli, che non ci sono stati. Sono passati nove mesi dall'approvazione, aggiunge Bertin, ma l'applicazione della legge è in netto ritardo. Il consigliere, tenuto conto della crescente gravità del Gap, osserva che la legge rappresentava anche una presa di coscienza e il tentativo di contrastare il dilagare del fenomeno. Per Bertin, si tratta di una legge forse tardiva, certamente non perfetta, ma comunque uno strumento che può essere più o meno efficace in funzione di come lo si usa e sinora non è stato usato. Il fenomeno, sottolinea il consigliere del Gruppo Alpe, va monitorato, altrimenti la legge diventa un soprammobile e non uno strumento da applicare efficacemente. In merito ai controlli, il consigliere evidenzia che in un anno si sarebbe dovuto controllare almeno il 10% degli esercizi: se il trend è questo, per controllarli tutti ci vorranno cent'anni.
 

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