Il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull'amministrazione regionale dell'Umbria, presieduto da Raffaele Nevi (FI), ha approvato oggi, 14 aprile, a maggioranza la relazione che documenta la “mancata
attuazione delle legge sul contrasto alla ludopatia” che verrà dunque trasmessa all'Aula per la presa d'atto.
Il documento ha ottenuto i voti favorevoli di Raffaele Nevi (Forza Italia), e Sergio De Vincenzi (Ricci
presidente) mentre Carla Casciari (Pd) si è astenuta. Le relazioni in Aula saranno svolte da Nevi e Casciari la quale ha spiegato la propria astensione rilevando che “l'applicazione della legge ha risentito del passaggio dalla IX alla X legislatura regionale e anche del cambio di assessore. Sono state
comunque avviate alcune importanti misure di contrasto alla ludopatia”.
NESSUNA MAPPATURA - “Dalla verifica effettuata – ha spiegato il presidente Nevi illustrando la relazione – emerge che la legge regionale non è stata attuata. In particolare, non vi sono risultanze in merito alla rilevazione della presenza degli apparecchi da gioco sul territorio regionale, un'attività definita come propedeutica, sia all'attuazione di altri interventi, sia come punto di partenza per una successiva attività di valutazione sugli effetti della legge regionale".
SGRAVI IRAP IN RITARDO - "Non è stata, predisposta e inviata all'Assemblea legislativa nemmeno la
prima relazione in risposta alla clausola valutativa sullo stato di attuazione della legge, che
avrebbe dovuto essere trasmessa dalla Giunta regionale entro il 30 settembre 2015. Per quanto concerne la riduzione dell'aliquota Irap a favore degli esercizi pubblici che decidono di richiedere il marchio 'No slot' “la Giunta regionale non ha provveduto ad adottare gli atti con cui vengono definite le modalità di applicazione dell'intervento (mentre è stata
presentata una proposta di modifica attualmente al'esame della III commissione permanente, che fa slittare i termini del periodo di sperimentazione al triennio 2017-2019)”.
SCARSA COMUNICAZIONE - La Giunta regionale, evidenzia il Comitato, "ha provveduto
soltanto a mettere in campo alcune attività di carattere preliminare, che riguardano l'istituzione del gruppo di lavoro che ha definito il
Piano operativo per la prevenzione, il contrasto e la cura del gioco d'azzardo patologico, adottato nell'ottobre 2015. Lo strumento indicato dovrebbe rappresentare il punto di partenza per l'attuazione degli adempimenti a carico della Giunta, la sua adozione è avvenuta con forte ritardo rispetto all'intero impianto della legge regionale e non rientra tra le attività previste dalla legge '21/2014'. Infine i
l servizio di 'Numero verde regionale' risulta attivato a partire dal 1 marzo 2016, tuttavia la prevista campagna informativa non risulta ancora avviata e la comunicazione istituzionale è avvenuta soltanto tramite un comunicato stampa. E non è stato ancora firmato il Protocollo di intesa tra Regione Umbria, Anci, Corecom, Forze dell'ordine, Prefetture di Perugia e Terni, Amministrazione dei Monopoli di Stato, Fondazione Umbra contro l'usura, mirante alla prevenzione e al contrasto del gioco d'azzardo patologico e
illegale”.