skin

Elezioni 2016, la carica degli aspiranti sindaci 'no slot'

02 maggio 2016 - 09:22

Molti candidati alle elezioni comunali 2016 annunciano misure per il contrasto del gioco patologico: da Riccione a Varese, ecco alcune proposte no slot.

Scritto da Fm
Elezioni 2016, la carica degli aspiranti sindaci 'no slot'

Con la diffusione della data delle prossime elezioni amministrative, fissate per il 5 giugno, si torna a parlare di contrasto al gioco patologico in molti programmi dei candidati alle poltrone di consigliere comunale o sindaco. Da Nord a Sud ecco le proposte che arrivano da alcune città italiane.

 

"Da sindaco se pur con i pochi strumenti che la legge mette a disposizione dei Comuni, studieremo misure volte a mitigare questo problema. Eserciteremo pressioni verso le istituzioni regionali e nazionali affinché si varino vere iniziative a contrasto di questo fenomeno. Chiederemo il rispetto della Costituzione". Lo afferma Pietro Cavallo, candidato del MoVimento 5 Stelle a Sesto Fiorentino (Fi), che ad un'iniziativa dell'associazione Libera ha annunciato l'impegno della sua forza politica per ridurre la presenza di slot sul territorio.


A Riccione la lista civica 'Noi Riccionesi' chiede uno stop all'apertura di nuovi punti gioco, nuove campagne di sensibilizzazione e il sostegno sul progetto avanzato da alcuni consiglieri regionali, per ridurre il numero di sale slot e favorire momenti di aggregazione legati alla cultura (incentivare la dismissione, da parte di bar ed esercizi commerciali delle slot, offrendo in cambio agevolazioni fiscali) mentre a Varese il candidato del centrosinistra Davide Galimberti ha messo nel suo programma anche la lotta al Gap.


A Latina (Roma) Nicoletta Zuliani, candidata al consiglio comunale con Enrico Forte sindaco, annuncia l'intenzione di "stilare un regolamento comunale ad hoc per porre limitazioni alla diffusione delle slot e fornire uno strumento di intervento in più alle forze dell’ordine" rivedendo gli incentivi anti-slot previsti dalla legge regionale sul Gap del 2013, che nell’articolo 4 al comma 2 prevede la possibilità da parte dei Comuni di creare incentivi per quelle attività che rimuovono oppure che decidono di non installare le slot machine. “In Comune avevamo approvato uno sconto sul 30% della parte variabile della Tari per quelle attività commerciali che avrebbero eliminato le slot dai propri locali. Con l’abbassamento al 10% di questo sconto dalla giunta di centrodestra di Giovanni Di Giorgi, il provvedimento è stato in questo modo praticamente reso inefficace. Io propongo quindi di rivedere al più presto questi sconti perché le attività commerciali tornino ad essere sostenute qualora scegliessero la strada della sana socialità attraverso la il no alle slot”, sottolinea Zuliani.
Il tema 'no slot' è particolarmente sentito anche a Montebelluna, in provincia di Treviso, dove la candidata di Alternativa Giusta, Tiziana Favero, in caso di elezione promette il varo di un’ordinanza per limitare l'apertura delle sale da gioco solo dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, fissando gli stessi orari anche per gli apparecchi installati nei locali pubblici.
 

Articoli correlati