Umbria e Abruzzo: si torna a parlare di gioco in Consiglio regionale
Nuove sedute dedicate al gioco patologico nel Consiglio regionale dell'Umbria e nella commissione Sanità dell'Abruzzo.
Scritto da Fm
Il prossimo 5 maggio è in programma la prima seduta della Conferenza unificata Stato Regioni ed Enti locali in cui si avvierà il confronto per l'atteso riordino del settore dei giochi ma intanto non si ferma l'attività nelle aule della politica, con nuove riunioni nei consigli regionali e nelle commissioni.
Martedì 3 maggio, l'assemblea dell'Umbria vede in calendario la discussione della Relazione sul monitoraggio degli adempimenti concernenti l'attuazione della legge regionale n. 21/2014 'Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d'azzardo patologico', a cura del Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull'amministrazione regionale che a metà aprile aveva evidenziato la non rilevazione della presenza degli apparecchi da gioco sul territorio regionale, la mancata applicazione della riduzione dell'aliquota Irap a favore degli esercizi pubblici no slot e ritardi nella promozione della prevista campagna informativa sul Gap.
Giovedì 5 maggio, la
commissione Sanità della Regione Abruzzo torna ad occuparsi di gioco con
l'esame di quattro proposte di legge in materia, provenienti da esponenti del Partito democratico, Nuovo centrodestra e Movimento cinque stelle. Le proposte - a firma di di Giorgio D’Ignazio (Ncd), Leandro Bracco (M5s), Marinella Sclocco, Sandro Mariani e Lorenzo Berardinetti (Pd)- chiedono di
andare oltre la vigente legge sul contrasto al gioco patologico vigente dal novembre 2013, con un distanziometro di 300 metri, prevedendo iniziative diformazione e sensibilizzazione sul fenomeno, la costituzione di un osservatorio regionale dedicato, la promozione di numero verde per i giocatori patologici, di riconoscimenti e sgravi fiscali per gli esercenti no slot.