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Gioco e minori, Liberatore (Agcom): 'Limiti pubblicità non ancora applicati'

02 maggio 2016 - 14:10

Benedetta Liberatore (Direzione Contenuti Audiovisivi Agcom) rileva che il decreto sui limiti alla pubblicità tv del gioco non è stato ancora pubblicato.

Scritto da Sara Michelucci
Gioco e minori, Liberatore (Agcom): 'Limiti pubblicità non ancora applicati'

Roma - "La pubblicità deve essere responsabile, contenere indicazioni per il gioco patologico, tutelare i minori, non contenere messaggi di gioco illegale: questi sono i principi contenuti nella raccomandazione 2014 dell'Ue in parte recepita dalla legge di Stabilità". Lo ricorda Benedetta Liberatore (Direzione Contenuti Audiovisivi Agcom) nel suo intervento al convegno 'Gioco d'azzardo, media e minori: quali regole?' organizzato dall'Agcom - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a Roma lunedì 2 maggio.


"Il tema del gioco online è sicuramente uno degli argomenti centrali su cui concentrare l'attenzione. Poi ci sono una serie di normative nazionali: dal Balduzzi alla Stabilità 2016 passando dall'Istituto di autodisciplina pubblicitaria. Nella Stabilità 2016 è data competenza all'Agcom, ma deve essere attuato un decreto dal ministero competente la cui scadenza era a fine aprile ma non ci risulta che questo atto sia stato pubblicato", sottolinea Liberatore.

 

"Abbiamo rilevato nozioni non chiare per l'applicazione del divieto e quindi fino a quando non viene pubblicato il decreto non si possono applicare limitazioni. Per canali generalisti verosimilmente si intenderanno quelli da 1 a 9 del telecomando. Ma non è ancora chiaro l'ambito applicativo della norma e le sanzioni sono incongruenti tra emittenti nazionali e locali come c'è una incongruenza nel fatto che viene fatto riferimento solo ai media tradizionali lasciando fuori internet. Abbiamo rilevato che va rivista la normativa in occasione della consultazione sulla direttiva Smav. Si potrebbe rimettere a noi l'individuazione di codici di condotta che facciano riferimento a norme nazionali. Potremmo agire su segnalazioni. C'è anche una sovrapposizione tra competenze Agcom e quelle dell'Adm. Le generaliste comunque si sono tutte uniformate al divieto di fascia orario. Il trend in decrescita anche nelle specializzate della pubblicità sul gioco come Sky", conclude Benedetta Liberatore.
 

PADULA: 'SERVE LEGGE QUADRO DEL SETTORE - "Il legame tra individui e gambling richiama l'umanità mediale che vede proiettare nei media aspetti positivi e negativi dell'essere umano. L'origine vera dei problemi sta nell'individuo e non nel mezzo. L'Aiart favorisce iniziative di sensibilizzazione partendo dalle amministrazioni, auspicando che si arrivi a una legge quadro di settore. Inoltre bisogna puntare sull'educazione dei più deboli e non solo. Bisogna formare una cultura della responsabilità e della corresponsabilità", aggiunge Massimiliano Padula, presidente dell'Aiart - Associazione spettatori onlus.

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