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Selli (Confindustria Radio Tv): 'Gioco settore altamente regolamentato'

02 maggio 2016 - 15:50

Il vice presidente Confindustria Radio Tv, Stefano Selli, evidenzia l'inopportunità di un divieto assoluto di pubblicità del gioco.

Scritto da Sm
Selli (Confindustria Radio Tv): 'Gioco settore altamente regolamentato'

Roma - “L'investimento pubblicitario sulle emittenti da parte degli operatori di gioco è in ventunesima posizione in Italia ed è in calo. Ma resta un fenomeno importante e da tenere presente”. Lo sottolinea nel suo intervento al convegno dell'Agcom Stefano Selli, vice presidente Confindustria Radio Tv, che si dice “non d'accordo sul divieto assoluto” perchè “allora si potrebbe decidere di fare lo stesso anche con altri settori, come l'alcool. In Italia ci sono regole forti di tutela dei consumatori sul gioco e sulla pubblicità. In Europa non ci sono divieti simili come in Italia. In Italia ci sono dodici prescrizioni sul gioco e la pubblicità con sanzioni molto rigide. Abbiamo creato in Italia un sistema di protezione che è unico. Si pensa poi alla necessità di un divieto assoluto di pubblicità, ma siamo nel campo delle opinioni. Noi la pensiamo diversamente, aderendo a quello che dice la raccomandazione della Commissione Europea. Soprattutto crediamo che la pubblicità del gioco possa essere strumento per orientare il giocatore verso operatori legali, combattendo le forme illegali”.

Selli evidenzia come “pochi settori hanno avuto una disciplina cosi regolamentata come il gioco” e che “si può sicuramente pensare a un organo superiore che controlli l'aderenza degli spot a certe regole prima che vengano mandate in onda. Poi si possono fare campagne educative per promuovere un gioco sano. Si possono fare ragionamenti sull'uso dei testimonial o limitare le promozioni di chi non ha una concessione in Italia”.

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