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Orari gioco Biella, Federtabaccai non ci sta: 'Ora ricorso al Tar'

28 luglio 2016 - 10:24

Sindaco di Biella non revoca ordinanza sul gioco: Fit e Ascom prendono la via del ricorso al Tar, As.Tro tenta dialogo su formazione esercenti.

Scritto da Fm
Orari gioco Biella, Federtabaccai non ci sta: 'Ora ricorso al Tar'

 

All'indomani dell'entrata in vigore dell'ordinanza sindacale che a Biella limita l'accensione degli apparecchi da gioco dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 23, le associazioni degli operatori del gioco non hanno perso tempo. Questa mattina, 28 luglio, i rappresentanti provinciali di Federtabaccai, Ascom e dell'associazione As.tro hanno infatti incontrato il sindaco Marco Cavicchioli, per chiedere la revoca del provvedimento.


PROIBIZIONISMO NON SERVE - "Il sindaco Cavicchioli è stato irremovibile, non gli interessano i problemi economici che derivano agli esercizi pubblici dalla riduzione degli orari", commenta il presidente provinciale della Federazione tabaccai. "Siamo d'accordo sul mettere al centro la tutela della salute
pubblica, ma che senso ha limitare il gioco qui se poi lo si può fare, magari in orari diversi, nelle città vicine? Poi la gente può comunque giocare su internet o rivolgersi ad altri giochi, magari illegali. Altrettanto giusto adeguarsi alla normativa regionale che da ai Comuni 120 giorni di tempo per adeguarsi, quindi entro settembre, ma non sarebbe meglio se i sindaci si mettessero d'accordo per varare ordinanze uguali per tutti? Così sembra di essere tornati al Medioevo".


RICORSO AL TAR - Preso atto della presa di posizione dell'amministrazione di Biella, Federtabaccai e i rappresentanti di Ascom non staranno fermi a guardare. Con tutte le categorie coinvolte abbiamo fatto ricorso al Tar Piemonte ma, complici le ferie estive, credo che ormai se ne riparlerà a settembre. Noi,
intanto, ci adeguiamo all'ordinanza e abbiamo già mandato un'informativa a tutti i nostri associati in proposito. Proseguiamo il nostro lavoro come prima, curiamo l'informazione e la formazione degli esercenti e restiamo quello che siamo sempre stati: un presidio di legalità del gioco, visto che lavoriamo per lo Stato", conclude Villa.
 
IL PROGETTO DI AS.TRO - Sulla stessa linea anche Lorenzo Verona, responsabile di una delegazione
dell'associazione As.tro per le questioni territoriali, che ha portato al sindaco Cavicchioli il progetto 'Un gioco buono anche per il territorio', come già fatto a Novara, incentrato sulla certificazione dei locali e la formazione degli esercenti. "Abbiamo mostrato al sindaco cosa avviene nei Comuni che hanno
adottato ordinanze restrittive, sottolineando come ci siano stati uno spostamento della domanda dalle slot a giochi più aggressivi, e dal gioco legale a quello illegale. Per noi la via per combattere davvero il Gap è utilizzare strumenti diversi dai limiti orati e dal distanziometro: puntiamo su un bollino di qualità che identifichi i punti vendita specializzati, siamo d'accordo sulla riduzione del numero degli apparecchi e la loro ricollocazione, per renderli meno visibili, e chiediamo l'esenzione dall'ordinanza per segue questi dettami e fa formazione. Speriamo che l'incontro di oggi sia l'inizio di un dialogo costruttivo con l'amministrazione di Biella, e che capiscano che la strada del proibizionismo è inefficace ed anacronistica in tempi in cui si può giocare sempre e dovunque con gli smartphone".

COSA PREVEDE L'ORDINANZA - L'ordinanza in vigore a Biella applica la legge regionale del Piemonte sul Gap approvata a maggio. A chi non rispetta i limiti orari previsti sono comminate sanzioni da 500 a 1.500 euro di multa per ogni macchina trovata in funzione fuori orario. Sono imposti anche l'oscuramento delle vetrine e il divieto di installare apparecchi a meno di 500 metri da punti considerati sensibili come istituti scolastici di ogni ordine e grado, centri di formazione per giovani e adulti, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-sanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori, istituti di credito e sportelli bancomat, esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati, movicentro e stazioni ferroviarie. Diverse le tempistiche con cui gli esercenti dovranno adeguarsi alle nuove norme: 18 mesi di tempo per i bar e i locali pubblici che hanno installato macchine per il gioco e 36 mesi per le sale giochi.
 

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