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Riordino giochi, Beccalossi (Regione Lombardia): 'Governo costretto al rinvio'

03 agosto 2016 - 14:13

L'assessore della Lombardia Viviana Beccalossi non nasconde la sua soddisfazione per il rinvio della discussione sul riordino dei giochi in Conferenza unificata.

Scritto da Redazione
Riordino giochi, Beccalossi (Regione Lombardia): 'Governo costretto al rinvio'

 


"Nessuna nuova, buona nuova!". Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Città
metropolitana di Regione Lombardia, team leader della Giunta in tema di contrasto al Gap, mutua questa battuta per commentare il provvedimento della Conferenza unificata Stato- Regioni ed enti locali di rinviare nuovamente ogni decisione in tema di riordino dei giochi a settembre.

 

ENNESIMO RINVIO - "Renzi e il suo Governo - spiega Viviana Beccalossi - si rifugiano nell'ennesimo rinvio e continuano a sfuggire al confronto con le Regioni e i Comuni. E' evidente che non sanno più cosa fare: da una parte non possono rinunciare ai 9 miliardi di euro frutto del gettito fiscale proveniente dal gioco d'azzardo, e dall'altra devono rendere conto ai sindaci anche della loro parte politica, come ad esempio Sala a Milano e Gori a Bergamo, solo per citare due città molto grandi, schierati in maniera forte e netta contro il proliferare di slot machine o altri giochi che distruggono le famiglie".

 

PUNTI POCO CHIARI - "Speriamo che l'estate porti consiglio - aggiunge Viviana Beccalossi - perchè per ora la proposta del Governo contiene, come ho spesso sottolineato, punti poco chiari sulla volontà di ridurre l'offerta indiscriminata di gioco d'azzardo e, soprattutto, come ben evidenziato dal nostro
assessore al Bilancio, Massimo Garavaglia, mette a rischio le leggi regionali che cercano di mettere un freno a questa emergenza sociale".
 
NON VANIFICARE LEGGI REGIONALI - "Escludere alcuni tipi di esercizi commerciali dalla regola delle distanze minime dai luoghi sensibili prevista dalla legge della Lombardia e modificare gli orari d'apertura delle sale slot, che si vorrebbe fissare per legge ad un minimo di 12 ore al giorno - conclude l'assessore Beccalossi - significherebbe vanificare l'ottimo lavoro svolto dalla stragrande maggioranza dei Comuni lombardi".
 

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