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Iori (Osservatorio Gap): 'Terremoto, non puntare su fondi dal gioco'

26 agosto 2016 - 15:58

Matteo Iori e Don Armando Zappolini chiedono al Governo di non puntare sul gioco per recuperare i fondi per la ricostruzione dei paesi colpiti dal terremoto.

Scritto da Redazione
Iori (Osservatorio Gap): 'Terremoto, non puntare su fondi dal gioco'

 


“Il terremoto dell’Aquila è stato utilizzato per avere una scusa per inserire tutta una serie di nuovi giochi che prima non c’erano. Col decreto 'Degli Abruzzi' del 29 aprile 2009 sono stati inseriti nuovi giochi: sono nate le videolotterie, winforlife, il poker online in solitario, 7 mila nuovi punti gioco in più. Abbiamo avuto un effetto paradosso: sono aumentati i giochi d’azzardo in Italia con conseguenze negative negli anni successivi mentre i soldi non sono mai andati all’Aquila. Questo non deve più accadere e bisogna vigilare, anche se i segnali lanciati dall’esecutivo non solo in questi giorni, però, lasciano ben sperare. Questo Governo sta dimostrando una maggiore sensibilità sul tema: non ha aumentato i giochi, anzi ha ridotto alcune cose e per questo mi auguro che non ci sia questo rischio. Di certo bisognerà monitorare".

 

Matteo Iori, membro dell’Osservatorio ministeriale sul gioco d’azzardo per il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza interviene sulla querelle circa la possibilità di attingere dal settore dei giochi parte dei fondi necessari alla ricostruzione dei paesi del centro Italia colpiti dal terremoto del 24 agosto.

 

Sul tema si esprime anche Don Armando Zappolini, coordinatore della campagna 'Mettiamoci in gioco'.
"Non si deve dare questa copertura etica a una realtà come l’azzardo che produce sofferenze e problemi a moltissime persone. Da poco siamo usciti fuori dallo scandalo dell’Aquila dove hanno fatto lotterie e altre cose per il terremoto quando in realtà non è arrivato niente portando solo gettito alle società del gioco. Per questo sono profondamente contrario. Penso che non sia assolutamente la strada: lo Stato ha molti modi per intervenire senza coprire eticamente cose che non hanno diritto a questo bollino di eticità".

La soluzione per Don Zappolini potrebbe essere un'altra. "Direi piuttosto di prendere due F35 e invece di andare a bombardare e distruggere, costruire. Evitiamo che i nostri aerei distruggano e al posto di quelle bombe costruiamo dei quartieri".
 

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