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Decreto fondo Gap, Regioni: 'Riparto fatto per quota d'accesso'

26 settembre 2016 - 15:17

Riunione dell'Osservatorio sulla prevenzione del gioco patologico: si è deciso di inviare al Mef un documento sulle Awp e si parla del decreto per il riparto del fondo da 50 milioni di euro.

Scritto da Anna Maria Rengo
Decreto fondo Gap, Regioni: 'Riparto fatto per quota d'accesso'

Il decreto sul riparto del fondo da 50 milioni di euro per la cura del gioco patologico, su richiesta delle Regioni, è stato modificato, e come criterio per la sua suddivisione non è più prevista la quota capitaria (ossia divisa per numero di abitanti) ma quella d'accesso (ossia, sulla base dell'accesso ai servizi sanitari). Questa la principale novità contenuta nel decreto che sarà all'attenzione della Conferenza delle Regioni il prossimo 29 settembre e che è stata illustrata nella riunione di oggi, 26 settembre, dell'Osservatorio per la prevenzione e cura del gioco patologico, istituito presso il ministero della Salute. La modifica è stata apportata su richiesta delle Regioni ma, al di là dell'aspetto formale, come è stato spiegato nell'incontro odierno, poco cambierà, e i fondi per ciascuna regione resteranno più o meno gli stessi che se fossero stati divisi per quota capitaria.

La riunione di oggi è stata anche occasione per una prima carrellata sulle leggi regionali in materia di gioco patologico e tra i punti trattati c'è stato anche l'esame, su richiesta di Matteo Iori (Cnca), del processo di evoluzione tecnologica degli apparecchi. A Iori è stato affidato l'incarico di redigere un documento che poi, una volta esaminato ed eventualmente corretto/integrato dall'Osservatorio, diventerà la posizione dell'organismo e sarà inviato a Mef e Sogei.
“Sapendo che il comma 943 della legge di stabilità 2016 demanda ad un decreto ministeriale la definizione del processo di evoluzione tecnologica degli apparecchi newslot, ma stabilisce già che le macchine dovranno passare da un sistema locale, ad un sistema in remoto, credo che compito dell’Osservatorio sia interrogarsi sul percorso che questo decreto potrà prendere e sulle scelte legate all’ evoluzione tecnologica degli apparecchi”, afferma Iori. “Quali saranno le puntate massime? Quale la velocità di gioco? Quali gli allert disponibili legati alla prevenzione? Ci saranno pause 'forzate' dopo un determinato tempo di gioco? Sarà obbligatoria la tessera del giocatore per ridurre i rischi di riciclaggio del denaro e impedire il gioco ai minori? Tante altre sono le domande che credo l’Osservatorio dovrebbe porre a chi si sta occupando del decreto che porterà a questa evoluzione”, conclude Iori, che si metterà ora al lavoro per redigere il documento da sottoporre all'Osservatorio.
Infine, sono stati istituiti tre gruppi di lavoro: sulla normativa, sulla prevenzione e sulla cura. L'Osservatorio tornerà a riunirsi il 25 ottobre.
 

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