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Piemonte, Jarre (Asl To3): 'Ordinanze no slot in 90 Comuni'

28 settembre 2016 - 14:28

Sono ormai 90 i Comuni del Piemonte che hanno varato ordinanze no slot in attuazione della legge regionale sul Gap.

Scritto da Redazione
Piemonte, Jarre (Asl To3): 'Ordinanze no slot in 90 Comuni'

Fra poco tempo il Piemonte potrà dirsi quasi del tutto 'deslotizzato', come si dice in gergo, almeno nelle intenzioni dei loro amministratori. Mentre sono in arrivo le ordinanze sugli orari di funzionamento degli apparecchi a Torino e a Verbania, sale di giorno in giorno il numero dei Comuni che ha scelto di attuare la legge regionale del Piemonte varata nel maggio 2016.

 

In due settimane, stando a quanto riferisce Paolo Jarre, direttore del Dipartimento 'Patologia delle dipendenze' Asl TO3 Piemonte, la cifra complessiva delle città dotate di ordinanza anti-Gap è passata da 71 a 90.

 

"In attesa della preannunciata ordinanza del Comune di Torino che attesterà entro il 10 ottobre gli orari di funzionamento degli apparecchi automatici di gioco a quelli scelti dai comuni dell'AMT 2 Zona Ovest (14-18 e 20-22) ad oggi hanno provveduto 90 Comuni piemontesi per una popolazione equivalente di 1,460 milioni di abitanti; con l'aggiunta di Torino oltre la metà della popolazione piemontese ((2.350.000 persone) sarà residente in Comuni che hanno ridotto gli orari degli apparecchi", sottolinea Jarre.

 

"Con l'aggiunta di Alessandria, che ha pubblicato ieri la propria ordinanza, tutti i capoluoghi delle ex Province piemontesi, ad eccezione di Torino che è in procinto di farlo, hanno emesso un'ordinanza. Gli ultimi in ordine di tempo (successivi al precedente aggiornamento del 14 settembre): Sant'Albano Stura, Monasterolo di Savigliano, Villafalletto e Valmala in provincia di Cuneo; Villanova M.to e Alessandria nell'omonima provincia; Mottalciata in provincia di Biella; Crescentino in provincia di Vercelli; Bruino, Almese, Mathi, Borgone di Susa, Avigliana, Condove, San Carlo C.se, Giaveno, Caselette, Sant'Ambrogio di Torino, Mattie, Cumiana, Vigone in provincia di Torino", ricorda il dirigente dell'Asl.
 
"Dei 90 Comuni 23 avevano già fatto provvedimenti prima del maggio 2016 a partire dai provvedimenti pionieristici tutt'ora in vigore di Stresa, Santhià e Rivoli e da quello ancor più antico (2005) di Verbania, cassato dal Tar Piemonte nel 2011. Si tratta di 81 Ordinanze sindacali e 9 Regolamenti; Torre Pellice, Rivoli e Casale M.to, prima delle legge regionale, avevano emanato entrambi. Come numerosità il Piemonte consolida la posizione di prima Regione d'Italia, grazie alla legge regionale, seguita da Veneto, Lombardia e Emilia- Romagna. I 90 Comuni sono 6 in Provincia di Novara, 1 di Asti (il capoluogo), 4 di Alessandria, 8 di Biella, 2 del VCO, 7 di Vercelli, 19 di Cuneo e 44 di Torino. Dei 96 Comuni piemontesi con più di 10.000 abitanti hanno provvedimenti in vigore 55 Comuni, non sono ancora adempienti in 41", dice ancora Jarre.

"Le restrizioni orarie più rigorose sono quelle del Comune di Mathi (To): 7 ore di funzionamento (10-12 e 16-21). I Comuni della Area Metropolitana Zona Ovest di Torino hanno fatto ordinanze 'fotocopia'; apparecchi in funzione 8 ore dalle 14 alle 18 e dalle 20 alle 24 (12 Comuni, cui si sono via via aggiunti con lo stesso orario Ciriè, Sant'Antonino di Susa, Volvera, Domodossola, Givoletto, Almese, Condove, Borgone di Susa, Bruino, Avigliana, Giaveno, Caselette, Sant'Ambrogio di Torino, Mattie, Cumiana e Vigone, per un totale di 28 comuni); i Comuni del Cuneese hanno quasi tutti scelto 12 ore di funzionamento (12-24). Alcuni Comuni della Provincia di Biella e Vercelli oltre al Comune di Asti hanno interpretato alla lettera il dettato della legge regionale definendo gli orari di spegnimento degli apparecchi (da 3 a 5 ore, la legge prescrive non meno di 3). Anche il Comune di Alessandria ha disposto solo 3 ore di moratoria quotidiana nelle sale giochi e orari differenti negli altri esercizi", conclude il direttore del Dipartimento 'Patologia delle dipendenze' Asl TO3 Piemonte.

 

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