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Comune Roma, botta e risposta fra Pd e M5s sui limiti al gioco

08 novembre 2016 - 14:37

Querelle a distanza fra i capigruppo di Pd e M5s al consiglio comunale di Roma dopo la proposta di regolamento sul gioco.

Scritto da Redazione
Comune Roma, botta e risposta fra Pd e M5s sui limiti al gioco

 

L'iter che porterà all'approvazione del regolamento sul gioco del Comune di Roma è ancora lontano dal giungere a compimento, ma in consiglio comunale già comincia la discussione fra maggioranza e
minoranza. Dopo le dichiarazioni del sindaco Virginia Raggi, che ha sottolineato soprattutto il divieto di slot in centro storico, arrivano quelle del capogruppo Pd Michela Di Biase.


"Il vero dramma sociale del gioco d'azzardo a Roma si consuma in periferia. E' qui che usura e organizzazioni criminali dedite allo spaccio e al controllo della prostituzione esercitano il loro dominio. Peraltro anche numerose indagini giudiziarie confermano a Roma una presenza elevata del crimine organizzato nel circuito del gioco d'azzardo. Come Pd, già nella precedente consigliatura, abbiamo presentato una delibera di iniziativa consigliare che nel dettaglio risulta essere più restrittiva di quanto annunciato oggi dalla sindaca Raggi. Come Partito democratico presenteremo quindi le nostre proposte", commenta Michela Di Biase.


M5S: "GIOCO OFF LIMITS ANCHE IN PERIFERIA" - Immediata la replica del capogruppo del Movimento cinque stelle in Campidoglio, Paolo Ferrara, direttamente dalla sua pagina Facebook. "Il nuovo regolamento sulle sale slot a Roma riguarderà tutto il territorio della città. La distanza di 500 metri dai luoghi sensibili è  prevista in tutti i municipi. Il divieto di slot-machine nel centro storico è un’ulteriore novità introdotta a tutela del decoro di un’area che, ricordo, è  considerata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Ma lo stesso divieto varrà in tutte le altre zone pedonali della città, anche in quelle che realizzeremo  finalmente nelle periferie per favorire la ricostruzione del tessuto sociale. Fa piacere constatare che i 'professionisti del benaltrismo' che negli ultimi  20 anni hanno trasformato la Tiburtina in una sorta di Las Vegas del gioco d'azzardo oggi si siano ricordati dell'esistenza delle periferie. Stiano  tranquilli: stiamo già lavorando per renderle protagoniste e restituire loro la vivibilità che i cittadini meritano. Con noi nessuno resta indietro. Gli  altri hanno perso, ancora una volta, l’occasione per tacere".
 

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