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Riduzione slot nel 2017, governo studia emendamento a legge di Stabilità

14 novembre 2016 - 09:21

L'esecutivo stringe i tempi sulla riduzione delle slot in Italia: in caso di accordo in Conferenza Unificata si valuta emendamento alla legge di Stabilità 2017.

Scritto da Anna Maria Rengo
Riduzione slot nel 2017, governo studia emendamento a legge di Stabilità

“Se nella Conferenza Unificata, che si terrà nei prossimi giorni, raggiungeremo l'accordo con Regioni ed Enti locali in merito alla riduzione dell'offerta di gioco, penso che presenteremo un emendamento alla legge di Stabilità 2017, così da far diventare effettiva questa disposizione già a partire dal prossimo anno”. Lo anticipa a Gioconews.it il sottosegretario all'Economia con delega al gioco, Pier Paolo Baretta, in riferimento alle intenzioni del governo per quanto riguarda la manovra finanziaria per il prossimo anno (per la quale sono pervenuti in commissione Bilancio, alla Camera, circa 5mila emendamenti) e agli auspici dello stesso sui lavori a Palazzo della Stamperia, dove giovedì scorso è stata presentata una nuova e dettaglia proposta. Baretta respinge al mittente le critiche della deputata Binetti che, riprendendo le preoccupazioni espresse da un'associazione, parlava di “vistoso incremento del numero di nuove sale scommesse", a seguito della proposta governativa di riordino: “Prima di fare commenti non pertinenti sarebbe bene leggersi con attenzione il documento. La riduzione delle macchine da gioco è effettiva e senza sostituzione, inoltre il numero delle sale è quello certificato dalla legge di Stabilità 2016 e non ce ne sarà nessuna aggiuntiva”. Baretta esclude inoltre che in sede di riordino si possa parlare di interventi sul Preu: "Non sono mai stati previsti".

Un commento finale sulla sentenza che a Bolzano ha recentemente annullato i provvedimenti della Provincia autonoma sul distanziometro e sugli scenari che prefigura, anche quanto a effetti a cascata su altre norme locali, come il recente esposto del Sindacato Totoricevitori Sportivi che ha presentato un esposto alla Corte dei Conti della Lombardia contro i sindaci che hanno limitato il funzionamento degli apparecchi di gioco nelle loro ciittà, causando, a detta dell'Sts, un danno erariale di circa 2,5 miliardi di euro l'anno: “Tale sentenza è la dimostrazione che in materia di gioco ci vuole una dimostrazione che sia la più omogenea possibile”, conclude Baretta.
 

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