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Pastorino (Sts-Fit): 'Orari gioco, esposti per danno erariale in altre tre regioni'

15 novembre 2016 - 09:42

Dopo Bergamo, Giorgio Pastorino, presidente del sindacato dei tabaccai Sts-Fit, annuncia la presentazione di altri esposti contro i limiti al gioco in varie regioni.

Scritto da Fm
Pastorino (Sts-Fit): 'Orari gioco, esposti per danno erariale in altre tre regioni'

 


"Che sia un'intimidazione è un'opinione del sindaco. Io potrei dire lo stesso ogni volta che arriva un vigile nella tabaccheria e minaccia di chiudere il locale. Non si tratta di intimidazione ma di un atto dovuto che va ad aggiungersi ai ricorsi fin qui presentati al Tar di Bergamo e in altri comuni. Stiamo presentando esposti-pilota anche in altre regioni, in Toscana, Veneto e Piemonte: vedremo come andrà, poi valuteremo se andare avanti".

Parola di Giorgio Pastorino, presidente del sindacato dei tabaccai Sts-Fit, che risponde alla presa di posizione del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, dopo l'esposto presentato alla Corte dei Conti per il danno erariale che sarebbe stato causato dall'ordinanza sui giochi.


SINDACI NON POSSONO LIMITARE CONCESSIONE STATALE - "Il concetto è semplice: lo Stato rilascia concessioni e incassa oltre 8 miliardi di euro all'anno dal gioco, che vengono spesi anche per il welfare, per le Regioni ed i Comuni. Noi diciamo che un conto è se il Governo fa una legge che vieta il gioco, che noi dobbiamo assolutamente rispettare, ma non è possibile che sia un sindaco a limitare una concessione statale. Le competenze devono rimanere a livello nazionale, quindi stiamo usando tutti gli strumenti a nostra disposizione per denunciare questo fatto", puntualizza Pastorino.

 

TABACCAI DISCRIMINATI - "Ricordo che Bergamo rappresenta un caso unico in Italia: in certe fasce orarie il sindaco non ha vietato solo slot ma anche gratta e vinci, 10 e lotto, scommesse sportive, lotterie, fra cui il Premio Louis Braille, il cui ricavato va all'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Sono tutti prodotti in maggioranza venduti in tabaccheria, per questo sembra un regolamento 'anti-tabaccai', ma lascia lavorare tutto il giorno i bingo, che sono diventati ormai dei piccoli casinò", commenta il presidente Sts-Fit.

RIORDINO, CERTIFICAZIONE NON SOLO PER LE SALE - Pastorino poi dice la sua anche sulla proposta di riordino dei giochi al centro dell'incontro in Conferenza unificata Stato-Regioni ed enti locali in programma per il 17 novembre in seduta straordinaria. "Credo che la versione fin qui circolata sia troppo eccessiva per essere realistica, noi abbiamo notizie diverse in proposito. Sicuramente si parlerà di tagli alle slot e noi su questo siamo d'accordo, visto che abbiamo proposto persino un taglio superiore. Nei colloqui che abbiamo avuto la certificazione A e B degli esercizi non riguarda solo le sale ma tutte le categorie commerciali: quindi se questa idea viene applicata correttamente, se si da a tutte le attivita la possibilità di accedervi non c'è problema, se invece viene riservata a poche sale si crea un problema enorme. Quanto all' eliminazione delle slot da bar e tabaccherie non credo sia la soluzione, non servirebbe a nessuno, potrebbe fare piacere a qualche concessionario orientato nella gestione di sale ma ce ne sono tanti che hanno altre attivita. Quindi alla fine scontenterebbe tutti e avrebbe pochissimi benefici, con il rischio di perdere il controllo sul settore. Sicuramente va ridotta la diffusione del gioco, e si deve regolamentarlo meglio, ma non si può tornare indietro di 15 anni, rischiando che la criminalità organizzata rimpiazzi l'offerta legale".
 
MANTERO "PRIMA LA TUTELA DELLA SALUTE" - Sul tema dell'esposto per danno erariale arriva anche il commento di Matteo Mantero del M5S: "I Comuni no-slot non abbiano paura, i ricorsi delle varie lobby sono intimidatori ed hanno il solo scopo di spaventare sindaci che vogliano intraprendere anche loro la via virtuosa contro azzardopoli. Il Consiglio di Stato nelle varie sentenze che hanno dato ragione ai sindaci no-slot, ha dichiarato che è preponderante il dovere di tutelare la salute dei suoi concittadini rispetto al diritto d'impresa. Una denuncia vergognosa e priva di fondamento, il Consiglio di Stato si è espresso più volte, il dovere dei sindaci di tutelare la salute dei cittadini è preponderante rispetto alla libera impresa. Queste denunce hanno il solo vile scopo di spaventare gli amministratori, ma non li fermeranno".

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