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Molise, Consiglio regionale approva la legge sul gioco

14 dicembre 2016 - 08:18

Anche il Molise vara la sua legge per il contrasto al gioco patologico: previsti distanziometro di 500 metri e sgravi 'no slot'.

Scritto da Redazione
Molise, Consiglio regionale approva la legge sul gioco

 

Un distanziometro di 500 metri, forme premiali per gli esercenti che non installano apparecchi e azioni socio-sanitarie. Sono le linee guida della legge' Disposizioni per la prevenzione del gioco d'azzardo patologico' approvata mercoledì 13 dicembre dal Consiglio regionale del Molise, all'unanimità.


LE AZIONI PREVISTE - In particolare la proposta di legge, che vede come firmatari i consiglieri Parpiglia, Di Pietro, Ciocca, Monaco, Fusco, Ioffredi, Micone, Sabusco, Totaro (da questi illustrata all’Aula quale Relatore), Cotugno, Manzo, Federico e Di Nunzio, prevede che la Regione Molise attivi azioni di contrasto alla dipendenza da gioco mediante la prevenzione e il recupero dei soggetti affetti da patologie ad esso connesse. A tal fine –si legge nel testo della nuova norma- la Regione promuove percorsi di ampia partecipazione attraverso la valorizzazione della collaborazione tra enti locali, Asrem, autorità di pubblica sicurezza, istituzioni scolastiche, terzo settore e associazioni interessate.

 

POTERE AI COMUNI - Il provvedimento approvato, sancisce poi il divieto di aprire sale da gioco, sale scommesse e spazi per il gioco con vincita di denaro a una distanza non inferiore ai 500 metri da aree reputate 'sensibili' (istituti scolastici di ogni ordine e grado; luoghi di culto; centri di aggregazione sociale o giovanile; strutture a carattere culturale, ricreativo e sportive; strutture sanitarie e ospedaliere; istituti di credito o sportelli bancomat). Sarà facoltà dei Comuni individuare altre aree sensibili una volta ravvisatane la necessità. Gli stessi Comuni potranno prevedere forme premiali per gli esercenti pubblici che sceglieranno di non istallare o di disinstallare le apparecchiature per il gioco d’azzardo. Per gli esercizi che violeranno le disposizioni della legge appena approvata, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie da 5 mila a 10 mila euro, nonché la chiusura degli apparecchi da gioco. Ampia e articolata la discussione, cui hanno preso parte i consiglieri Di Nunzio, Fusco Perrella, Lattanzio, Parpiglia, Manzo, Petraroia e Niro.
 
UN LUNGO ITER - Il varo di questa legge arriva a 3 anni dalla sua presentazione, dopo i passaggi di rito nelle commissioni competenti e il confronto con gli operatori del gioco, che hanno chiesto di puntare sulla formazione degli esercenti e sulla prevenzione di ogni tipo di Gap, non solo quello collegato all'abuso di slot e simili.
 
CHI MANCA ALL'APPELLO - A questo punto, per quanto riguarda le Regioni ancora prive di normative specifiche per il contrasto al Gap, mancano all'appello solo le Marche, che dovrebbero provvedere entro poche settimane, la Calabria, con una proposta al vaglio della commissione contro la 'Ndrangheta, la Sardegna, che attende la calendarizzazione delle sue in Consiglio. Tutto fermo in Sicilia.

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