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Beccalossi (Lombardia): 'Governo Gentiloni segua nostro esempio su Gap'

16 gennaio 2017 - 16:05

L'assessore lombardo Viviana Beccalossi evidenzia come dietro alcuni recenti fatti di cronaca ci siano le slot machines ed esorta il governo Gentiloni a seguire il suo esempio.

Scritto da Redazione
Beccalossi (Lombardia): 'Governo Gentiloni segua nostro esempio su Gap'

 

"Al centro di due gravissime e assurde notizie di cronaca nera che giungono da Milano e da Roma ci sono le slot machine. Nella capitale l'esemplare condanna a un genitore che, durante una di queste gelidi notti, ha abbandonato il figlio in auto per andare a giocare in un locale, nel capoluogo lombardo la tremenda rivelazione che un uomo, dopo aver ucciso a coltellate la moglie, si è recato al bar a giocare alle 'macchinette mangia soldi'. Storie di ordinaria follia che continuano a ripetersi e che devono far riflettere soprattutto chi fa politica".

Lo afferma Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana, delegata dal presidente Maroni a cò che attiene la ludopatia, commentando la sentenza del Tribunale di Roma che ha condannato un padre reo di aver lasciato il figlio di 3 anni in macchina per recarsi in una sala giochi e la notizia secondo cui l'uomo arrestato con l'accusa di aver ucciso la moglie a Milano, dopo il delitto, avrebbe trascorso parte delle ore seguenti il fatto davanti alle slot machine. "E' un dato di fatto che le slot machine - aggiunge Viviana Beccalossi - fossero ben impresse nella mente perversa di queste due persone. Si tratta degli ennesimi episodi di cronaca in cui le 'macchinette mangia soldi' fanno da cornice a un disagio sociale che trova sempre più terreno fertile nel gioco d'azzardo patalogico distruggendo intere famiglie. Noi in Lombardia - conclude l'assessore Beccalossi - proseguiamo, con azioni concrete, la nostra battaglia sulla ludopatia. Ci auguriamo che le altre Regioni e il Governo Gentiloni facciano lo stesso con provvedimenti di cura, tutela, prevenzione e repressione".

 

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