Al punto che la stessa regione
sta diventando uno dei territori più ostili dell'intera Penisola nei confronti del gioco pubblico. Basti pensare all'Ordine del giorno
approvato proprio nelle scorse ore dal Consiglio comunale di Bologna che invita a “porre delle limitazioni agli orari delle sale slot e alla pubblicità del gioco d'azzardo”, oltre a “stabilire una distanza minima di 200 metri dai luoghi ritenuti 'sensibili' per consentire l'installazione della pubblicità del gioco d'azzardo”, e a restringere gli orari di apertura delle sale slot e altro ancora.
Questo, dopo che la stessa Regione aveva introdotto ulteriori restrizioni, arrivando addirittura
all'adozione di un provvedimento della Giunta a sostegno dei titolari di attività che scelgono di
non installare nel proprio esercizio apparecchi da gioco.
E' dunque evidente che la cosiddetta '
Questione Territoriale' è esplosa, in maniera a dir poco deflagrante, anche in Emilia. Per questa ragione diventa ancora più interessante il dibattito proposto dalla
Fondazione Forense Bolognese che
si svolgerà mercoledì 1 febbraio a Bologna, che si propone di analizzare aspetti giuridici, normativi e amministrativi riguardo alla disciplina del settore. Mettendo anche a confronto le esigenze degli enti locali con quelle dell'industria, alla ricerca di quella sintesi perfetta che continua a sfuggire, e da troppo tempo, a livello nazionale.
A intervenire al dibattito saranno gli
avvocati, esperti in materia, Gabriele Bordoni e
Geronimo Cardia, insieme alla
Dottoressa Nadia Monti, già Assessore alla legalità del Comune di Bologna, coordinatrice regionale Avviso Pubblico, in un incontro presieduto e moderato dall'
avvocato Pietro Giampaolo, Consigliere dell’Ordine di Bologna. Nel pomeriggio di lavori, però, si approfondirà ulteriormente la materia 'politica' della regolamentazione del gioco pubblico con la
presentazione del libro “La Questione Territoriale”, edito da Gn Media e a cura dello stesso legale Cardia, che ne illustrerà i contenuti in un confronto diretto con gli altri relatori e con l'intervento dell'
avvocato Massimiliano Pucci, presidente di Assotrattenimento 2007. Per un approfondimento ad ampio raggio che diventa sempre più necessario in una fase così complessa come quella che si sta delineando in queste ultime settimane per il gioco pubblico e per gli enti locali che intendono disciplinarlo, anche alla luce delle recenti pronunce provenienti da
Bolzano e
Torino.