Comune Cagliari: 'Gioco, sì a limiti orari e distanziometro'
Il consigliere Pd Fabrizio Rodin illustra la delibera del Comune Cagliari che prevede l'introduzione di limiti orari e distanziometro per il gioco.
Scritto da Fm
"Entro qualche mese, il sindaco e la giunta dovranno intervenire per regolare gli spazi minimi della distanza delle sale da gioco dai luoghi sensibili e gli orari di esercizio di queste attività". Così, il capogruppo Pd del Comune di Cagliari, Fabrizio Rodin, illustra a Gioconews.it la delibera appena approvata dal consiglio comunale che impegna il primo cittadino e gli assessori a mettere mano ad un provvedimento per contrastare il Gap.
"Certo, dobbiamo tener conto della situazione nazionale ed andarci con i piedi di piombo, per evitare i ricorsi al Tar contro la normativa, ma ci lavoreremo", sottolinea Rodin.
La delibera, nel dettaglio, chiede al sindaco di "limitare gli orari di apertura delle sale giochi e degli esercizi in cui siano stati installati apparecchi di 'gioco lecito' presenti nel territorio del Comune di Cagliari, al fine di tutelare la salute ed il benessere psichico e socio economico dei cittadini con particolare riguardo alle fasce di consumatori psicologicamente più deboli; contrastare i fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo nei cosìdetti luoghi sensibili (istituti scolastici primari secondari, strutture sanitarie ed ospedaliere luoghi di culto) intervenendo sulla dislocazione territoriale delle sale da gioco".
Il tutto in assenza di una legge regionale, non ancora approvata nonostante sul tavolo della Regione Sardegna siano arrivate due proposte: una avanzata dai consiglieri Francesco Agus (Sel) e Lorenzo Cozzolino (Pd), che oltre alla distanza minima di 500 metri chiede la riduzione di Imu, Tari e Cosap e marchio 'no slot' per gli esercercenti virtuosi e corsi di formazione per i gestori, e l'altra a firma di Salvatore Demontis, risalente al novembre 2015, che chiede un distanziometro di 500 metri e riduzioni dell'aliquota Irap per gli esercenti 'no slot'.