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Casero: 'Gioco, nel 2017 gettito ridotto anche per norme locali'

09 febbraio 2017 - 17:10

Il viceministro dell'Economia Luigi Casero risponde in commissione Finanze a due interrogazioni sul gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casero: 'Gioco, nel 2017 gettito ridotto anche per norme locali'

 

Question time dedicato al gioco, in commissione Finanze alla Camera. Il viceministro all'Economia, Luigi Casero, ha infatti risposto all'interrogazione presentata da Federico Ginato (Pd) e ha fornito i dati relativi alla spesa sul gioco, evidenziando come l'anno passato “si aggira intorno ai 19 miliardi di euro, con una quota per l’erario che supera i 10 miliardi. L'incremento delle entrate - spiega Casero – è spiegato in larga parte dall'accresciuta incidenza della rassazione di slot e Vlt, previsto dalla legge di Stabilità”. In dettaglio, 5,8 miliardi vengono dagli apparecchi, oltre 3,5 dai giochi numerici e dalle lotterie.
Per quanto riguarda la raccolta, Casero osserva che “molti osservatori e, soprattutto, gli organi di stampa non speciaizzati confondono tale grandezza con la spesa effettivamente sostenuta dai giocatori”. E se “nel 2006 le vincite erano circa il 66 percento della raccolta, nel 2015 hanno superato l'80 percento”.

LE PREVISIONI 2017 – Secondo Casero, per quano riguarda il 2017, “alcuni elementi inducono a ritenere provabile una contrazione del gettito”. Per esempio “molte delibere degli enti locali (…) che hanno inteso disciplinare il gioco pubblico legale, èrevedono misure che comporteranno presumibilmente un forte ridimensionamento del'offerta legale di gioco: tali misure diventeranno effettivamente operative proprio nell'anno in corso. Possono citarsi, ad esempio, la Regione Piemonte e il Comune di Genova, che a partire dal 2 maggio 2017 consentiranno l'esercizio di sale e puti gioco solo a una distanza di oltre 300 metri da determinati (e numerosi) luoghi sensibii”. E anche “i Comuni di Napoli e Firenze hanno introdotto forti limitazioni orarie all'apertura dei punti di vendita del gioco”, come pure Milano e Bergamo, che “applica le misure restrittive a tutti i giochi, esclusi il bingo, il lotto – ma non il10eLotto – e il Superenalotto”.
In attesa di un’intesa con il Governo “gli Enti locali hanno continuato a legiferare in modo sempre più restrittivo”. Mentre non è possibile stimare “la riduzione del gettito connessa alla eventuale completa applicazione delle misure restrittive”, anche a fronte di una possibile riorganizzazione territoriale dei punti, gli effetti interesserebbero “quote molto rilevanti dell’attuale offerta gioco”.
IL CONTRASTO ALL'ILLEGALITA' – Casero ha risposto anche all'interrogazione presentata dal M5S, evidenziando che la piattaforma di gioco online utilizzata dal clan dei Casalesi “non fa parte di quelle autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli “non ha competenze dirette per la repressione di reati associativi che vengono commessi nell’ambito di associazioni di stampo mafioso, essendo deputati a tale attività organismi specifici costituiti nell’ambito della magistratura inquirente, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato con i quali l’Agenzia collabora quotidianamente. Invece, il Comitato di alta vigilanza - spiega Casero - sovrintende alla definizione di strategie e indirizzi, volti alla pianificazione e al coordinamento di interventi organici, sistematici e capillari sull’intero territorio nazionale, per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori, con particolare riferimento anche alla prevenzione e repressione dei giochi online illegali”. Si tratta di “un’attività di coordinamento - che si dispiega poi sul territorio attraverso le forze dell’ordine e gli uffici periferici dell’Agenzia - che si ritiene molto utile ed efficace, in quanto è l’occasione per definire linee di controllo e contrasto al gioco illegale e minorile sinergiche e coordinate”. Casero evidenzia anche che l'Adm “effettua una periodica attività di controllo dei siti online che offrono gioco in Italia e procede al loro ’oscuramento’, dopo una specifica procedura amministrativa. Fino ad oggi sono stati oscurati oltre 6.200 siti illegali”.
Inoltre, “nel 2016, “la Guardia di Finanza ha eseguito 5.783 interventi nel settore dei giochi e delle scommesse, riscontrando 1.858 violazioni che hanno consentito di verbalizzare 6.401 soggetti”.

 

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