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Elezioni comunali, gioco sempre al centro dei programmi

28 febbraio 2017 - 10:05

Fra poco si vota per le elezioni comunali: il gioco è uno dei cavalli di battaglia dei candidati sindaco, da Genova a L'Aquila, da Parma a Lucca.

Scritto da Fm
Elezioni comunali, gioco sempre al centro dei programmi

 

Ancora non c'è una data precisa per lo svolgimento delle prossime elezioni comunali, previste tra il 15 aprile e il 15 giugno, ma cominciano a diffondersi i primi programmi dei candidati. Fra i temi più gettonati, come spesso accaduto negli anni scorsi, c'è la lotta al gioco patologico, sia nelle città più grandi che in quelle di piccole dimensioni.


LA BATTAGLIA DI GENOVA - Non potevamo non cominciare con Genova, capofila della lotta al Gap fin dal 2012, con il suo regolamento e con l'applicazione della legge regionale in materia, che dal 1° giugno 2017 renderà quasi impossibile installare apparecchi sul territorio. Una scadenza ricordata anche da uno dei candidati-sindaco del Movimento cinque stelle, Marika Cassimatis.
"Allo scadere delle licenze sarà operativo il regolamento restrittivo regionale e comunale, a Genova circa 600 esercenti non rientrano nelle norme indicate.

Esiste inoltre una proposta di legge regionale M5S a prima firma di Andrea Melis, che prevede interventi ancora più restrittivi per le future licenze. Non si può tollerare la speculazione sulla salute delle persone, sulla disperazione di persone fragili. La prossima amministrazione a 5 stelle avrà cura di applicare e far rispettare i regolamenti in oggetto, scoraggiando l'apertura di nuovi esercizi e promuovendo invece esercizi qualificanti per il territorio".

'D'ERAMO "L'AQUILA NON TUTELATA" - Da Genova il passo è breve verso L'Aquila, dove il candidato sindaco di Noi Con Salvini, Luigi D’Eramo, mette il contrasto alla diffusione di slot e Vlt come punto fermo fra i suoi obiettivi di governo. “Nel rispetto della suddivisione delle competenze, la vigilanza sull’osservanza delle norme è in capo al Comune. Dilagano in città sale slot e Vlt in posizioni manifestamente irregolari. La legge regionale n. 40 del 2013 vieta l’istituzione di sale da gioco a meno di 300 metri da luoghi sensibili come scuole, impianti  sportivi, cimiteri, strutture sanitarie e chiese. Ci domandiamo come sia possibile che una sala sia stata autorizzata vicino al grande polo scolastico di Colle Sapone, per esempio. Così come trovare slot machine e Vlt in esercizi pubblici adiacenti a strutture sportive o chiese. Molti comuni in Italia e in Abruzzo hanno vietato le macchinette, L’Aquila non è stata tutelata dai suoi amministratori”.

DA PARMA A MADDALONI - Lo stesso spirito anima Dario Costi, candidato sindaco alle primarie del centrosinistra a Parma, e Fabio Barsanti, in lizza per Casapound come primo cittadino di Lucca, che promettono un sostegno alle attività commerciali che rinunciano alle slot con sgravi fiscali sulle tasse di competenza comunale e premialità. Fra i Comuni minori si segnala Camaiore (Lu), dove la lista civica Spazio Civile, sostenitrice della candidatura di Alessandro Del Dotto (Pd), si propone di "arginare i fenomeni di degrado sociale, come la diffusione del gioco d'azzardo, attraverso politiche attive che coinvolgano giocatori e esercenti". Infine a Maddaloni, in provincia di Caserta, il candidato alle prossime primarie del Partito democratico Fulvio Smarrelli promette un regolamento sul gioco con limiti alle ore di accensione e di utilizzo di Vlt e slot machine, limiti alla nascita di sale slot nei pressi delle scuole e di altri luoghi sensibili, premi attraverso agevolazioni fiscali i bar ed altri esercizi pubblici che non possiedono apparecchi. "E’ necessaria una seria campagna di sensibilizzazione sul tema all’interno delle scuole, con l’aiuto di esperti e medici, ma il tutto deve necessariamente contestualizzato in un progetto più ampio che deve vedere l’amministrazione comunale impegnata in maniera diretta", conclude.
 

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