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Del Re (Comune Firenze): 'In arrivo nuovo regolamento sul gioco'

17 marzo 2017 - 16:48

L'assessore del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, commenta la sentenza del Tar che ha annullato il regolamento sul gioco e annuncia nuove norme. Critico il consigliere Torselli (FdI).

Scritto da Fm
Del Re (Comune Firenze): 'In arrivo nuovo regolamento sul gioco'

"La pronuncia del Tar non bloccherà la nostra battaglia contro la ludopatia, una battaglia che consideriamo necessaria e inevitabile per il bene della città e dei fiorentini". Così l'assessore allo Sviluppo economico del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, in merito alla pronuncia del Tar Toscana sui ricorsi presentati da alcuni titolari di sale slot che ha annullato i limiti orari al gioco in vigore in città dal settembre 2016.

"Valuteremo se procedere con ricorso al Consiglio di Stato o modificando le argomentazioni dell'atto, ma di certo continueremo questa battaglia. Lo faremo già nelle prossime settimane portando in Consiglio comunale, insieme all'assessore al Welfare Sara Funaro, il nuovo regolamento contro il gioco d'azzardo al quale abbiamo lavorato insieme ad Anci Toscana e agli altri comuni della nostra Regione. La ludopatia è una piaga che dobbiamo sconfiggere", conclude l'assessore.

 

LA "SODDISFAZIONE" DI TORSELLI - Sul tema dice la sua anche il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio, Francesco Torselli.
“In principio furono i falsi mimi, che in un impeto da sceriffo il sindaco Nardella annunciò di aver definitamente allontanato da Firenze, salvo vederli tornare, come se niente fosse, solo qualche giorno più tardi, invadenti ed arroganti come nella loro peggiore tradizione. Poi fu la volta della ‘task force’ anti abusivismo, anch’essa ridotta ad una mera boutade, visto che gli abusivi, ormai, imperversano in ogni angolo del centro cittadino. E poi ancora il regolamento contro il proliferare dei Minimarket, bello e (quasi) condivisibile sulla carta, ma assolutamente inattuato e forse anche inattuabile in città. Infine la guerra al gioco d’azzardo, dopo le reiterate denunce da parte di cittadini e comitati su come alcuni quartieri fossero letteralmente invasi da sale gioco e slot machine. Peccato che oggi, per l’ennesima volta, per il nostro primo cittadino sia arrivata, inesorabile la bocciatura da parte del Tar”, sottolinea Torselli.
 
"LIMITI FACILMENTE IMPUGNABILI" - “Fin dall’inizio - racconta Torselli - avevamo detto che le ordinanze che riducevano l’orario di gioco sul territorio comunale di Firenze sarebbero state facilmente impugnabili da chi avrebbe visto i propri avventori spostarsi di qualche metro, per andare a giocare al di là del confine comunale, generando un’anomalia notevole nel principio di libera concorrenza. Ma l’amministrazione comunale non ha mai voluto ascoltare niente e nessuno, sicura dei propri provvedimenti ed altrettanto sicura che addirittura tutte le altre città d’Italia e d’Europa, prima o poi, sarebbero finite con l’emulare Firenze. Invece l’unica cosa che sistematicamente avviene dopo ogni roboante annuncio di Nardella & C. è la sonora bocciatura degli organi competenti. Anche stavolta infatti il Tar è stato chiaro: ‘l’ordinanza del sindaco di firenze appare essere caratterizzata dalla completa assenza di una qualche considerazione degli interessi dei gestori, alla luce del principio di proporzionalità’. Del resto che ci possiamo aspettare da un partito, quello a cui appartiene il sindaco di Firenze, che vorrebbe trattare come appestati quei gestori che, per sopravvivere alla crisi, istallano all’interno dei propri esercizi una slot machine, ma poi vota, in parlamento, lo sconto di 90 miliardi di Euro di evasione fiscale alle stesse società che quelle slot machine gestiscono e diffondono in tutta Italia”.
 LA CONTRARIETA' DEL SINDACO - Di diverso avviso il sindaco Dario Nardella che si affida a un post sulla sua pagina Facebook per commentare la vicenda: "Lo dico con chiarezza: la delusione di molti cittadini, che mi hanno già contattato, arrabbiati e sfiduciati, è anche la mia. Non è la prima volta che il Tar blocca un atto della nostra amministrazione volto ad affrontare problemi sociali ed economici molto seri che abbiamo il diritto e il dovere di gestire con apposite regole. Purtroppo anche questa volta a rimetterci sono i cittadini". La cosa che più dispiace al primo cittadino è che "in questa città, pur esponendomi in prima persona con mie ordinanze in una battaglia per la mia comunità e la salute dei miei cittadini, vedo vanificare tutto con una semplice pronuncia. Ho il massimo rispetto dei giudici amministrativi e delle loro decisioni, anche quando non le condivido come in questo caso. Io e la mia giunta siamo più che mai determinati a proseguire in questa strada, utilizzando tutti gli strumenti che la Costituzione e le leggi ci mettono a disposizione, senza mai perderci d’animo perché siamo sicuri di fare la cosa giusta e del sostegno di tutti i fiorentini che ho l’onore e la responsabilità di rappresentare. Non ci fermeremo qui; la nostra battaglia contro il gioco d’azzardo e la ludopatia proseguirà".

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