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Libro Blu, 11,3 miliardi di euro di gettito erariale dai giochi

12 aprile 2017 - 09:17

Tutti i dati sul gioco pubblico contenuti nel Libro Blu dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Scritto da Anna Maria Rengo
Libro Blu, 11,3 miliardi di euro di gettito erariale dai giochi

Nel settore giochi nel 2016 c'è stata una spesa complessiva di 19,0 miliardi di euro e un gettito erariale (cui aggiungere altri importi) di circa 10,5 miliardi di euro (a fronte di un volume di giocate per complessivi 95,9 miliardi e vincite per 76,9). Questo uno dei dati contenuti nel Libro Blu dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che nella nota di sintesi evidenzia anche, in materia di gioco, il controllo di oltre 33mila esercizi (il 4,8 percento in più rispetto al 2015) con l’accertamento di 223 violazioni penali e 549 misure cautelari. Sempre l'anno passato, sono state accertate 57 violazioni in merito alla presenza di minori.

Sono stati, inoltre, inibiti 679 siti internet che operavano in violazione della vigente normativa in materia di gioco.

“Nella gestione delle dogane abbiamo raggiunto una grande efficienza grazie all’investimento in tecnologie avanzate. All’amministrazione italiana viene riconosciuto un livello di eccellenza da molti osservatori internazionali, a partire dalla Banca mondiale che pone l’Italia al primo posto tra 190 paesi per il miglior risultato su tempi e costi di sdoganamento. È questo che il sistema produttivo si aspetta, una pubblica amministrazione 4.0, che sia al passo coi tempi e al fianco delle imprese nella sfida per la competitività”, commenta il ministro all'Economia e Finanze, Pier Carlo Padoan.

IL DETTAGLIO DEI DATI - Nel 2016 la “Spesa” complessiva (che non comprende il prelievo sui conti dormienti e l’imposta del 6 percento sulle vincite pari complessivamente a: 324 milioni per il 2014, 372 per il 2015 e 397 per il 2016) registrata è stata pari a circa il 20 percento delle somme giocate (“Raccolta”), cioè circa 19,4 miliardi di euro. Di tale somma: 10,5 miliardi (54 percento della “Spesa”) costituiscono le “entrate” erariali (tributarie e non tributarie), in aumento di circa il 24 percento sul 2015; 8,9 miliardi di euro, rappresentano il “volume d’affari” (ricavato) per la filiera (al netto delle imposte sul gioco). Rispetto all’anno 2015 la spesa ha subito un aumento di circa 2 miliardi di euro, in gran parte (1,4 miliardi circa) spiegato dall’aumento della tassazione sulle slot, introdotta dalla legge di stabilità per il 2016 (anche se, nel confronto, occorre considerare che è stata abrogata la norma cosiddetta dei “500 milioni” che ha portato introiti nel 2015 per 333 milioni). Per quanto attiene al “gettito” complessivo registrato nel 2016, all’importo di 10,5 miliardi di euro devono essere aggiunti i canoni concessori (che affluiscono direttamente al Bilancio dello Stato), pari a circa 200 miliardi di euro e il versamento di due delle tre rate dovute dall’aggiudicatario della gara per il servizio del Lotto automatizzato a titolo di “Una Tantum”, pari a 600 miliardi di euro (l’ultima rata, di 170 miliardi, sarà versata entro il 30 aprile 2017), per un totale complessivo di 11,3 miliardi. 
Il gettito ordinario (esclusi le “Una Tantum” e i canoni concessori) si è incrementato di circa il 20 percento, corrispondente in termini assoluti è circa 2 miliardi. Tale incremento è così costituito: più 1,23 miliardi dalle Awp (apparecchi da divertimento che possono essere installati anche in Bar e Tabacchi); più 0,16 miliardi dalle Vlt (apparecchi da divertimento che possono essere installati solo in sale specialistiche, dove è precluso l’accesso ai minori); più 0,63 miliardi dal gioco del Lotto (Lotto tradizionale più 10&Lotto). Il gettito derivante dagli altri giochi è rimasto sostanzialmente invariato.
RACCOLTA E SPESA - Sulla rete fisica, la raccolta è stata pari a 74.268.000.000 euro e la spesa a 17.975.000.000 euro, mentre i comma 7 si sono fermati a quota 76.000.000 come raccolta e cifra identica è quella della spesa. Il gioco a distanza ha raccolto 21.154.000.000 euro mentre la spesa è stata di 1.018.000.000 euro. 
GLI APPARECCHI - Le 407mila slot presenti in Italia al 31 dicembre 2016 hanno raccolto 26.324.000.000 euro, mentre la spesa dei giocatori è stata di 7.483.000.000 euro (più 12 percento). All'erario sono andati 4.608.000 euro, in crescita rispetto ai 3.375.000 del 2015, il 36,5 percento in più.
LE VLT - Quanto alle 54.000 Vlt, raccolta a quota 23.103.000.000 e spesa a 2.767.000.000 (più 3,9 percento), all'erario 1.271.000.000 euro (più 14,4 percento).
LE SCOMMESSE SPORTIVE - Sfiora il miliardo di euro (939.000.000 euro per la precisione) la spesa degli italiani per le scommesse sportive nel 2016, dato in crescita del 19,5 percento. La raccolta stata invece di 7.505.000.000 euro e all'erario vanno 189.000.000 euro.
IL BINGO - La raccolta del bingo è stata pari a 1.602.000 euro nel 2016 rispetto ai 1.598.000 nel 2015, la spesa è invece stata pari a 467 milioni di euro. All'erario sono andati 192 milioni di euro, il 9 percento in più.
I GIOCHI NUMERICI A TOTALIZZATORE - Trend diverso per i giochi numerici a totalizzatore come Eurojackpot, Superenalotto e Winforlife: raccolta a quota 1.580.000.000 nel 2016 rispetto ai 1.055.000.000 del 2015, e anche la spesa passa da 676.000.000 a 731.000.000 euro.
I GIOCHI SU BASE IPPICA - Continua il calo dell'ippica, che raccoglie 538.000.000 euro rispetto ai 572.000.000 del 2015, e la spesa cala di 8.000.000 euro ed è pari a 154.000.000 euro. Da questi giochi l'erario ha incassato 28 milioni di euro.
 Se si somma anche la raccolta online, la raccolta sale a quota 608.000.000 euro, la spesa è di 171.000.000 euro e all'erario vanno 28.000.000 euro, il 6,7 percento in meno.
LE LOTTERIE - Le lotterie hanno raccolto 8.981.000.000 euro, in lieve calo rispetto agli 8.981.000.000 dell'anno precedente. La spesa è stata di 2.432.000.000 euro (circa l'1 percento in meno) e all'erario vanno 1.336.000.000 euro, l'1,2 percento in meno rispetto al 2015.
IL LOTTO - 8.093.000.000 euro è la raccolta del lotto, su cui gli italiani hanno speso 3.068.000.000 euro, il 34,4 percento circa in più. L'erario incassa 1.809.000.000 euro, addirittura il 53,4 percento in più.
I GIOCHI DI ABILITA' A DISTANZA A TORNEO - L'asticella degli incassi 2016 si ferma a quota 755.000.000 euro, in crescita rispetto ai 727.000.000 del 2015, mentre la spesa è pari a 70 milioni di euro e all'erario vanno 14 milioni di euro.
I CASINO GAMES - I giochi di carte non a torneo e quelli di sorte a quota fissa raccolgono 15.231.000.000 euro rispetto ai 12.502.000.000 dell'anno passato. 510.000.000 euro è la spesa, mentre all'erario vanno 102 milioni di euro.
LE SCOMMESSE VIRTUALI - Quanto alle scommesse virtuali, raccolta in crescita e pari a 1.166.000.000 euro, mentre la spesa è di 192mila euro e all'erario vanno 38.000.000 euro.
IL BETTING EXCHANGE - Infine il betting exchange: incassi per 784.000.000 euro e spesa per 3.000.000 euro. All'erario 800.000 euro.
I CONTROLLI - Il numero dei controlli effettuati nel 2016 risulta essere superiore a quello dell’anno precedente. L’incremento ha interessato principalmente le attività di tutela delle fasce deboli con particolare riferimento agli apparecchi da divertimento ed intrattenimento (più 8,6 percento rispetto al 2015). Sul fronte delle sanzioni amministrative, i risultati del 2016 si sono attestati su un valore notevolmente superiore (più 35 percento) a quello del 2015. Per quanto riguarda l’imposta accertata, i risultati del 2016 si sono attestati su un valore sostanzialmente equivalente a quello del 2015. Tale importo è comprensivo dell’imposta recuperata a seguito della procedura di regolarizzazione introdotta dalla legge di stabilità del 2014, pari a più di 4 milioni di euro (legge 190/2014). 
LA CLASSIFICA REGIONALE - La popolosa Lombardia si conferma la regione in cui si è giocato di più, con una spesa di 3,5 miliardi di euro, il 19,4 percento del totale nazionale.

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